YULIN DOG MEAT FESTIVAL: ORRORE!

Dal 21 al 30 giugno 2019 la città cinese Yulin celebra il solstizio d’estate con una decina di giorni di banchetti a base di carne di cane e gatto durante il celebre Festival.

Pochi sanno che questo non è un festival tradizionale, si è tenuto per la prima volta nel 2009 e ora si tiene ogni anno d’estate. Sono stati i commercianti a organizzarlo, per aumentare le vendite di carne di cane. Non esisteva, qui, una storia di macellazione e consumo di cani di massa. Si dice che durante il festival vengono macellati ogni anno diecimila cani per essere serviti agli avventori del Yulin Dog Meat Festival. Esiste la convinzione che mangiare carne di cane aiuti il fisico a fronteggiare il caldo estivo.

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Si dice che in Cina il 30% della popolazione abbia provato la carne di cane. Il fatto è che anni fa i cinesi erano molto poveri: era la popolazione più numerosa del mondo e molti di loro non avevano cibo. Mangiavano quindi qualsiasi cosa si trovasse in natura. Non solo manzo, maiale, pollame, pesce, ma anche cani, gatti, serpenti, cavalli, scimmie, rane, topi, volpi, cavallette; ancora oggi mangiano anche interiora come cuore, reni, budella, fegato, cervello o altro.

I cani erano “solo” una specie di carne. Non erano considerati come una specie specifica, strettamente legata all’uomo. Ora in Cina ci sono oltre un miliardo e mezzo di persone di cui solo una piccola percentuale mangia i cani e partecipa a questo Festival

Questa usanza ha reso tristemente celebre la città e il Festival è osteggiato dagli animalisti di tutto il mondo, compresi quegli attivisti cinesi che aiutano Humane Society International a muoversi sul territorio. Grazie a loro nei giorni scorsi Hsi è riuscita a salvare 62 cani, trovati in un macello a Yulin.

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Il problema, oltre alle condizioni disumane in cui vengono tenuti i poveri cani, ammucchiati in gabbie strettissime, in attesa di essere macellati, è che prevalentemente i cani vengono rubati. Oltre a catturare, a volte anche in modo cruento, i randagi che vagabondano per la città e la campagna circostante, vengono sottratti da giardini e cortili cani che hanno un proprietario.

Tra i pochi recentemente salvati, ce n’erano di piccola taglia e di razze tipiche cinesi che ancora indossavano il collare: dimostrazione che gli animali sono catturati non solo per le strade ma anche nei cortili delle case da persone di pochi scrupoli, anche se in pochi casi sono venduti direttamente dai proprietari bisognosi di denaro.

Wei, uno degli attivisti cinesi, spera “che il mondo veda gli orrori del commercio di carne di cane in Cina e che gli amanti dei cani di tutto il mondo si oppongano a questa terribile crudeltà. Mangiare i cani non appartiene alla cultura cinese, né lo è rubare gli animali domestici”.

Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
via Rembrandt 38- Milano
02 4009 1350
Solo per appuntamento:
martedì e giovedì 15-19
sabato 9,30-12,30
Altri orari da concordare.

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