UNA HISTORIA DE PERROS VIEJOS
di Manuel H. Martín y Juanma Espinosa, 2018
Mi è stato segnalato questo fumetto spagnolo che non ho letto per intero, ma solo alcune parti in Internet: mi è sembrato davvero interessante e per questo motivo ve lo propongo.
Le occasioni in cui sono state affrontate storie nei fumetti con protagonisti gli animali sono molte
Queste opere sono solitamente storie interessanti e brevi, favole con un messaggio di critica agli abusi sugli animali e a favore dei diritti degli animali.
Nel 2018 è stato pubblicato questo “Una historia de perros viejos” (Una storia di cani vecchi, non mi sembra esista la versione italiana, e non so neppure se esista la versione inglese) di Manuel H. Martín e Juanma Espinosa.
Il protagonista di questa graphic novel, è un vecchio cane di nome Munny, che, dopo aver vissuto gran parte della sua vita con i padroni, decide di lasciare la loro casa e di andarsene, di tornare per strada.
Il suo intento è quello di intraprendere un viaggio verso un luogo tranquillo e remoto in cui vivere i suoi ultimi giorni.
Lungo il percorso, Munny vivrà difficili esperienze diverse; incontrerà, per esempio, Chica, una cagnolina smarrita in cerca della sua famiglia, dovrà affrontare una pericolosa banda di cani randagi, vecchi amici e fantasmi del passato…
L’incontro con Chica, giovane Chihuahua, avviene subito durante la prima notte che trascorre fuori, ed è lì che inizia il suo confronto con una terribile banda di cani guidata da “El Capitan”.
Munny e la sua partner vivranno sotto l’assedio di quella banda che non darà loro tregua.
Incontreranno lungo la strada anche Hyena, che ha avuto lo stesso padrone di Munny e lo stesso trattamento, grazie a cui il lettore conoscerà il passato di Munny e anche il motivo per cui è scappato di casa.
“Una historia de perros viejos” è una storia molto interessante, breve e ben raccontata. Un’opera che con una buona narrazione trasporta il lettore verso una favola dai toni crepuscolari, parlando di redenzione, conoscenza di sé e processo decisionale.
Nonostante abbia i cani come protagonisti, questo fumetto è molto lontano dagli ambienti per bambini in stile Disney. In effetti, è piuttosto al polo opposto vista la natura cruda della sua trama definendosi adatto a un pubblico adulto (sopra i sedici anni almeno).
Durante la sua lettura si scopriranno una quantità considerevole di riflessioni abbastanza serie su temi che riguardano l’essere umano e la società in cui viviamo, tutto raccontato però attraverso la vita di cani che sono avvolti nella tristezza e nella violenza
La figura dei cani viene utilizzata come risorsa per catturare la realtà di come gli esseri umani si relazionano a loro e di come funzioniamo come società, e questo mi è sembrato molto interessante, come pure il fatto che la loro caratterizzazione animale non subisca alcun tipo di licenza antropomorfica . Sono cani e si comportano come tali.
Questa graphic novel è caratterizzata da un’aria western che viene data in ogni momento.
Personaggi che vanno dal protagonista, eroe solitario con un passato raccapricciante in cerca di redenzione, al cattivo, che può ricordarci il classico capo villaggio seduto sul suo piedistallo del potere.
“Ci sono molti elementi di letteratura, cinema e fumetto … e, soprattutto, western”, commentano gli autori. Tra i riferimenti cinematografici spiccano Sergio Leone, Clint Eastwood e Sam Peckinpah, “i cui film sono stati chiari riferimenti nell’approccio alla realizzazione di questa graphic novel dalla sceneggiatura al disegno”.
La brillante sceneggiatura di Manuel H. Martín va dritta al dunque interpretando tutti gli stili del genere western e senza tralasciare aspetti chiave come lo sviluppo dei personaggi principali. Per fare questo, mostra il passato attraverso flashback che li delineano perfettamente in una trama che aggancia in ogni momento.
“La sezione visiva di Juanma Espinosa attira l’attenzione sin dal primo momento. Con un disegno chiaro, definito e pulito, l’autore si accosta all’opera completamente in bianco e nero. Espinosa ne approfitta giocando molto bene con le ombre, soprattutto nei momenti più bui della trama. Questo gli conferisce molta intensità drammatica e accentua l’atmosfera classica del cinema noir, trasferendo al lettore tutta la paura e il dolore che provano i suoi personaggi principali. Molto più presente e palpabile in tutta l’opera grazie a questo grande colore di Espinosa. Anche i flashback, fondamentali nella storia, sono trattati in bianco e nero. Ovviamente con toni più chiari e meno ombre che permettono di differenziarli dalla trama centrale.” Mentre le vignette sono tutte nelle varie sfumature del bianco e del nero, la copertina nel suo rosso e nel suo nero, richiama immediatamente i titoli del film “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone, altro omaggio al genere western.
Questa storia ci fa riflettere sul terribile trattamento che alcuni infliggono a cani e altri animali, e come essi abbiano una vita che, al di là della legge del più forte, è governata da sentimenti ed emozioni simili alle nostre.
Nelle parole di Carlos Zanón (autore della prefazione), hanno “inchiostro western crepuscolare” e i loro personaggi “cercano di scappare dal buco nero dell’essere o del non essere”.
Lo scorso anno, durante il primo periodo del “lockdown”, era stata messa a disposizione la versione web, scaricabile gratuitamente.
“Una historia de perros viejos” però non mostra solo abusi sugli animali inducendo una critica necessaria nei confronti di queste pratiche, ma ritrae anche il lato migliore dell’essere umano.
Quell’aspetto che mostra il nostro amore incondizionato per gli animali, i cani in questo caso.
Un grande ritratto dei due volti dell’essere umano. Ed è proprio il concetto di dualità che è uno degli assi su cui si basa il lavoro: la dualità di vecchio contro giovane o di errori e redenzione contro innocenza… ma anche quella dell’amore contro l’odio. E come la risoluzione e il conflitto tra i due avanzino nella trama.
Vi includo le prime pagine del fumetto, perchè possiate farvene un’idea, spero che lo spagnolo non vi risulti complicato, ma i traduttori sul web sono efficaci.
Segue…
Vicla Sgaravatti
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