TUMORE MAMMARIO CANI E GATTI
Lo sviluppo dei tumori della mammella nel cane e nel gatto è prevalentemente su base ormonale.
Il rischio di sviluppare il cancro della mammella nelle cagne e gatte sterilizzate è molto basso, mentre in quelle intere il rischio aumenta con il passare degli anni.
Probabilmente gli steroidi ovarici, prevalentemente il progesterone, agiscono favorendo le mitosi nelle cellule della ghiandola mammaria una volta legati al loro specifico recettore.
Per questo motivo, viene consigliata la sterilizzazione nelle femmine non destinate alla riproduzione.
Nelle cagne i tumori sono maligni al 50%, mentre nelle gatte l’incidenza di malignità corrisponde al 92%.
I tumori mammari possono essere efficacemente prevenuti tramite l’asportazione delle ovaie (sterilizzazione chirurgica del cane e del gatto, ovariectomia o ovarioisterectomia).
I tumori della mammella sono fra i tumori più comuni del cane e del gatto; colpiscono prevalentemente nella fascia di età fra i 6 e 12 anni, anche se possono svilupparsi sia nei più giovani , sia nei più anziani.
Uno studio condotto in Norvegia indica tre razze canine come le più predisposte:
il 35.47 % erano Boxer
il 17.69 % erano Bichon Frisé.
il 3.87 % erano Bernese
Esistono però altri fattori che influiscono.
Come in campo umano, anche nel cane è possibile una predisposizione genetica, che aumenta la possibilità di far incontrare la malattia ai soggetti o che ne aggrava la prognosi a seconda della capacità cellulare di replicarsi.
Altre razze paiono essere maggiormente predisposte e i risultati variano a seconda della localizzazione geografica in cui è stato effettuato lo studio. Le più predisposte pare siano:
Toy
English Springer
Spaniels
Brittany Spaniels
Cocker Spaniels
English Setters
Pointers
Pastore Tedesco
Maltese
Yorkshire Terriers.
Anche la prolattina (ormone coinvolto nella lattazione) soprattutto durante le gravidanze isteriche può essere un incentivo all’insorgenza del tumore, così come l’obesità, soprattutto in età giovanile.
Inoltre, moltissimi sono i fattori ambientali che influiscono sulla possibilità o meno di creare malattia oncologica (inquinamento dell’aria, acqua e alimenti…).
I tumori mammari talvolta si possono osservare anche nei maschi e in questo caso hanno frequentemente caratteri di malignità.
I tumori mammari si manifestano con la comparsa nel tessuto mammario di noduli, singoli o multipli, di varia grandezza, spesso consistenti, con forma il più delle volte irregolare, noduli che aumentano progressivamente di volume o anche di numero.
Durante la visita veterinaria le mammelle devono essere sempre valutate, eseguendo la palpazione di entrambe le file. Vanno misurati i noduli percepiti e indicata la loro localizzazione.
Va poi eseguito un esame radiografico del torace per l’evidenza di metastasi polmonari (localizzazione più frequente delle metastasi, che progressivamente invadono i polmoni col tessuto tumorale) e un esame ecografico dell’addome per mettere in evidenza eventuali metastasi addominali.
I tumori benigni tendono ad aumentare di volume con il passare del tempo e progressivamente la pelle che li ricopre si assottiglia e si atrofizza, arrivando a ulcerarsi e a infettano. In genere però lo fanno lentamente e non tendono a diffondersi localmente (infiltrazione) o a distanza (metastasi) .
tumori maligni, al contrario, tendono a crescere velocemente, a infiltrarsi nei tessuti circostanti e dare metastasi a distanza diffondendosi ad altri organi.
Il carcinoma infiammatorio manifesta in pieno la sua malignità con la rapida formazione di una placca infiammatoria estesa e la facilità ad ulcerarsi.
Al momento dell’asportazione chirurgica una percentuale dei tumori maligni può aver già dato metastasi, per questo motivo è bene non perdere tempo e non rimandare la visita dal Medico Veterinario.
Prima della chirurgia va eseguita una accurata stadiazione del paziente.
Se durante la visita vengono trovati dei noduli mammari è necessario intervenire rapidamente con la loro asportazione chirurgica e con l’esecuzione sul tessuto prelevato di un esame istopatologico per avere una diagnosi certa e determinare il tipo di tumore e il suo grado di malignità.
Prima di procedere all’intervento chirurgico è necessario eseguire alcuni esami soprattutto perché il tumore colpisce cagne e gatte già mature o anziane.
Come preparazione all’anestesia si devono eseguire gli esami di base del sangue e delle urine per valutare lo stato di salute generale e la funzionalità degli organi interni, la valutazione dei parametri della coagulazione del sangue, utile per prevedere eventuali problemi di emorragie durante la chirurgia, la funzione cardiaca e respiratoria..
Dopo l’intervento di asportazione di una neoplasia il cane deve essere sottoposto a visite periodiche, all’inizio molto frequenti, al fine di verificare che non vi siano recidive della malattia.
Ricordate: se compare un nodulo mammario sospetto bisogna asportarlo chirurgicamente entro tempi brevissimi ed eseguire sullo stesso un esame istopatologico che, nel caso confermasse la natura neoplastica del nodulo, è fondamentale per tipizzare il tumore e per poter stabilire una linea terapeutica.
Solo così si potrà sperare di raggiungere una guarigione completa.
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
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