Uno dei simboli di Bruxelles è la statua del Manneken Pis (bimbo che fa la pipì), situata in centro, vicino alla Grand Place, a rappresentare lo spirito indipendente e scherzoso degli abitanti della città.
Inizialmente in pietra (pare sia datata intorno al 1350) poi, poco prima del 1620, divenne di bronzo, opera dello scultore fiammingo François Duquesnoy. E’ alto una trentina di centimetri e viene chiamato Petit Julien.
La Lonelyplanet scrive che il Manneken Pis insieme alla Molly Malone di Dublino e la Sirenetta di Copenhagen, siano i tre monumenti più inutili d’Europa nella statistica dei più visitati.
Passeggiando sempre in centro si può vedere anche la piccola statua in bronzo (trenta centimetri circa) della Jeanneke Pis (bimba che fa la pipì), dello scultore Denis-Adrien Debouvrie.
Questa statua, del 1985, è stata ideata in onore alla fedeltà e per tradizione si getta una monetina nella fontana al di sotto (quella in cui sta facendo appunto la pipì) per ottenere un favore.
Il mio interesse però va alla terza statua che ripropone lo “stesso argomento”, cioè al Zinneke Pis (il cane che fa la pipì).
Questa statua è la più recente, del 1999, opera di Tom Frantzen, scultore belga, e rappresenta un cane con la zampa alzata, pronto a fare pipì contro un palo. Si trova vicino alla chiesa di S.te Chaterine, all’angolo tra rue du Vieux Marché aux Grains e rue des Chartreux. Mentre le altre due sono fontane, quella del cane è solo evocativa…
Nel 2005 la statua del cane randagio è stata colpita da un’automobile, e restaurata in seguito dal suo stesso artista creatore, Frantzen.
Nel vecchio dialetto di Bruxelles Zinneke significa persona di sangue misto, un termine che rappresenta alla perfezione gli abitanti della capitale belga. Non a caso questo cane è un orgoglioso meticcio che ha ispirato la Zinneke Parade, evento che dal 2000 ha luogo ogni due anni e che onora la multiculturalità di Bruxelles.
In Belgio la birra è molto apprezzata e se ne bevono grandi quantità, forse è per questo che a Bruxelles tre statue fanno la pipì.
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