THE DAY AFTER – IL GIORNO DOPO
I proprietari di cani attendono con impazienza che il capodanno sia passato, per non avere più problemi con i propri amati amici pelosi: niente più botti, fine dell’ansia.
Dopo aver passato un giorno al riparo in casa, protetti dal rumore dei fuochi artificiali, i cani desiderano impazientemente riprendere la loro routine, fatta di passeggiate, “annusamenti”, marcatura del territorio, rilevamento di cose nuove…
Bisogna però fare attenzione, perché molti cani possono incuriosirsi con i residui dei botti, masticarli e addirittura ingerirli.
Oltre alla possibilità di trovare dei botti difettosi, non ancora scoppiati, che causerebbero come minimo spavento e bruciature, il rischio concerne la presenza di sostanze chimiche tutte dannose per i cani: nitrato di potassio, zolfo, carbonio, cadmio, bario, oltre a vari agenti coloranti che possono contenere metalli pesanti, come il mercurio, l’antimonio, il rame, lo stronzio e fosforo.
Se ingeriti in grande quantità si può instaurare anemia, oltre a disturbi gastrointestinali procurati dalla polvere da sparo.
Tra i sintomi compaiono debolezza, tremiti, convulsioni, difficoltà respiratorie, insufficienza renale acuta, cambiamenti a livello del midollo osseo e itterizia.
Se sospettate che il vostro cane abbia ingerito fuochi artificiali dovete rivolgervi immediatamente al vostro Medico Veterinario, o a un Pronto Soccorso Veterinario.
Se la dose ingerita è minima e non sono passate più di due ore le possibilità di un esito favorevole sono buone, mentre se la quantità è maggiore, ed è passato più tempo la situazione diventa più critica e potrebbe essere necessario un ricovero.
Se vivessimo in un mondo perfetto, non ci sarebbero più botti, e qualora ci fossero, le persone che tanto si sono divertite con gli scoppi e le luminarie, farebbero subito pulizia di quanto utilizzato, non lasciando residui a terra.
Poiché questo mondo è bello, ma non molto perfetto, i proprietari di cani delle zone “bombardate” dai fuochi artificiali non dovranno liberarli dal guinzaglio nemmeno nelle aree dedicate, e dovranno monitorare le loro attività, per mantenerli al sicuro dal contatto con le sostanze tossiche.
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