PREPARATE I CANI AI BOTTI DI FINE ANNO
Si stanno avvicinando le feste natalizie, e con esse il problema dei botti che tanto terrorizzano i nostri animali, più i cani dei gatti. I dati dello scorso gennaio parlano di 400 cani rimasti feriti dai botti o dal terrore che ne è derivato e di 56 cani morti.
Sperare che i fuochi artificiali vengano completamente eliminati è un’utopia, vista la lunga storia a loro legata, e la difficoltà a fare morire tradizioni centenarie.
Per il benessere dei nostri animali qualcosa però si può fare, sul momento, ma non solo.
Parlate ORA col vostro Medico Veterinario, vi dirà come fare per preparare i cani a conviverci senza troppo timore. Un mese prima dovrebbe bastare.
Quando poi si avvicinerà l’ultimo dell’anno ci saranno ulteriori strategie da seguire, ma ve ne parlerò a tempo debito.
Qui di seguito una breve storia dei fuochi artificiali, per sapere da dove vengono
I fuochi d’artificio hanno origine in Cina, c’è chi sostiene già dal VI secolo, chi dall’ VIII, chi dice intorno all’anno 1000, a seguito della casuale scoperta della polvere da sparo (polvere nera o polvere pirica).
I popoli mongoli introdussero la polvere da sparo in Europa intorno al 1241.
Nel basso medioevo (XIII-XV secolo), la polvere pirica veniva usata per accompagnare le Sacre Rappresentazioni; durante queste esecuzioni teatrali si rappresentavano con scoppi, fiamme e bagliori i luoghi infernali delle narrazioni.
Dall’inizio del XVII secolo gli spettacoli pirotecnici scandivano feste popolari e importanti accadimenti, grazie anche al successo di due scuole di pirotecnica in Europa: a Bologna la scuola italiana dei Ruggeri (fuochi spettacolari con scenari trasparenti o colorati, illuminati dalla luce degli spari) e a Norimberga quella dei Clamer,
Fu verso la fine del 1700 che l’uso del clorato di potassio permise di ottenere fuochi colorati.
Nel 1870 Alfred Nobel scoprì la dinamite, che sostituì la polvere da sparo, anche se per l’uso di intrattenimento ci volle del tempo prima che venisse adoperata.
La pirotecnia moderna utilizza nelle miscele di polveri anche altri metalli, per fornire molteplici effetti luminosi e brillantezza di colori.
La pirotecnia ormai è diffusa in tutto il mondo.
In Italia esistono diverse manifestazioni pirotecniche e campionati mondiali di rilevanza internazionale.
Ci sono varie scuole, tra cui è quella “napoletana”, conosciuta a livello mondiale, e l’unica specializzata nella realizzazione di esclusivi fuochi d’artificio.
A Capodanno fuochi e petardi si accendono per salutare il nuovo anno: ma hanno anche il significato di espulsione del vecchio anno con le sue negatività. Antichi riti diffusi un po’ ovunque hanno questo significato di esorcismo contro demoni e spiriti maligni.
Ma una volta l’attenzione al benessere degli animali non era minimamente considerato. Nell’epoca in cui viviamo invece è una necessità fondamentale, e l’auspicio è che costumi e usanze folcloristiche vengano mantenute solo nel rispetto di tutti, animali compresi.
Nella foto una incisione per celebrare Royal Fireworks Music sul Tamigi (Londra, 15 maggio 1749)
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