NOVITÀ NELLE DETRAZIONI VETERINARIE
Sale a 500 euro il tetto delle spese veterinarie detraibili. Il beneficio fiscale effettivo sarà di 70 euro con un pagamento tracciabile.
Dal 2020, detrazioni a rischio per i proprietari con redditi oltre i 120mila euro.
La Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’aumento del tetto massimo per le detrazioni fiscali sulle spese veterinarie: dal 2020 si passerà dall’attuale tetto di spesa veterinaria (387,34 euro) a 500 euro.
Tenendo conto dell’abbattimento della franchigia (129,11 euro), il beneficio fiscale effettivo sarà di 70 euro contro i 49 consentiti fino ad ora.
Nel tetto dei 500 euro rientrano anche le spese sostenute per l’acquisto di medicinali veterinari.
La soglia di detraibilità delle spese veterinarie era rimasta immutata da circa vent’anni, nonostante in Italia si fossero modificate le condizioni economiche e le prestazioni veterinarie fossero oggi decisamente diverse per quantità e qualità.
Le spese veterinarie sono detraibili solo per gli animali da compagnia, detenuti senza finalità economica, mentre non lo sono quelle sostenute per gli animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare, per gli animali allevati o detenuti nell’esercizio di attività agricole o commerciali.
Le detrazioni veterinarie, come tutte le detrazioni IRPEF al 19%, ptranno essere applicate solo se il proprietario avrà sostenuto la spesa con pagamento tracciabile: bancomat o carta di credito/debito.
Non essendo considerate “spese sanitarie” dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi, le spese veterinarie rimangono a rischio per i proprietari con redditi oltre i 120mila euro. Infatti, la rimodulazione delle detrazioni fiscali (tagli o eliminazione) prevista dal disegno di legge del Governo è stata infatti confermata eccetto che per le “spese sanitarie” ovvero le spese per cure e farmaci alle persone.
«Art. 43-bis. (Detrazioni fiscali per spese veterinarie)
1. All’articolo 15, comma 1, lettera c-bis), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, il primo periodo è sostituito dal seguente: ”le spese veterinarie, fino all’importo di euro 500, limitatamente alla parte che eccede euro 129,11”».
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
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