MY WIFE’S LOVERS
Il 3 novembre 2015 veniva messo all’asta da Sotheby’s questo quadro, e veniva poi aggiudicato a un ignoto collezionista californiano per più di 800.000 $ (precisamente 826.000 $, quasi il triplo del prezzo stimato di 300.000 $!)
Il quadro si intitola “My wife’s lovers”, 1891, è un’opera del rinomato artista austriaco Carl Kahler, (1855-1906) pittore di animali, qui alle prese con i gatti per la prima volta. Gli fu commissionato dall’eccentrica Kate Birdsall Johnson, milionaria americana di San Francisco, e gli vennero riconosciuti 5.000 $ come pagamento.
Per prepararsi bene all’impresa, Kahler eseguì numerosi schizzi di ogni gatto nelle più svariate pose, per poter studiare la personalità e le abitudini di ciascuno di loro. Sembra che ci vollero tre anni per completare il lavoro.
E’ un olio su tela grandissimo, misura quasi 2 metri per oltre 3, pesa oltre 100 kg e raffigura una scelta di 42 gatti degli oltre 350 posseduti dalla signora Kate Birdsall Johnson. Erano prevalentemente gatti persiani e gatti d’angora e ogni gatto aveva un nome proprio che riconosceva quando chiamato. La signora viveva in una grande casa circondata da molti ettari di campagna e aveva del personale che si occupava esclusivamente di accudire i felini. C’erano anche molti pappagalli e cacatua, che convivevano tranquillamente con i mici.
Kate Johnson potè godersi la vista dell’opera per soli due anni, morì infatti a soli 60 anni nel 1893. Aveva istituito un lascito di 500.000 $ perché i gatti continuassero ad essere curati anche dopo la sua morte.
Il quadro invece venne venduto un anno dopo la sua morte, e in seguito passò di mano varie volte.
Nel terremoto di San Francisco del 1906 il palazzo in cui veniva conservata l’opera fu distrutto completamente, ma il quadro rimase intatto…ci fu chi scherzando attribuì il “miracolo” alle famose sette vite dei gatti!
Il titolo gli fu dato dal marito, (Gli amanti di mia moglie). Nel 1949, la rivista Cat Magazine lo definì il quadro più grande al mondo raffigurante gatti.
Nel quadro i mici sono distribuiti in profondità, su gradini movimentati da broccati e velluti, e riproduce il mondo dove vivono: una casa di lusso, con mobili dalle decorazioni preziose come i tessuti che li coprono.
Su questi gradini si distribuiscono i diversi gruppi di felini, con al centro il gatto preferito, Sultan, acquistato per 3000 $ a Parigi durante un viaggio. Il micio non era in vendita, ma la signora ne fu così conquistata che offrì oltre il doppio del suo effettivo valore e l’ottenne. Sultan è seduto composto come ad aspettare la sua padrona. Alla sua sinistra c’è His Highness, un bianco gatto d’angora, con occhi azzurri. Alcuni gatti guardano, o fissano, chi li guarda, altri invece sono ritratti mentre intenti ad acchiappare farfalle o a giocare tra loro. Ne risulta una composizione in cui ogni micio è un personaggio a sé stante, in grado di esprimere la propria personalità.
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