METODI CONTRACCETTIVI PER LE GATTE
È risaputo che le gatte hanno ottime capacità riproduttive.
Già ai tempi dell’antico Egitto le si venerava quale simbolo di fertilità.
Nell’epoca in cui viviamo è impensabile lasciarle riprodurre liberamente.
Le micie sono animali poliestrali stagionali: vanno in calore diverse volte all’anno e l’ovulazione generalmente avviene solo quando si accoppiano col maschio.
Lungo la loro vita riproduttiva (si considera dal primo anno di vita fino a circa 8 anni, anche se ci sono eccezioni), le gatte possono avere molteplici gravidanze: quando possono accoppiarsi liberamente sono in grado di partorire anche due o tre cucciolate all’anno.
Di fronte a questo elevato tasso di fertilità che può potenzialmente permettere di moltiplicare il numero degli animali in modo esponenziale in poco tempo, e l’aumento delle colonie feline, si pongono svariate questioni di carattere etico e sanitario.
Si impone quindi l’utilizzo della contraccezione per controllare la riproduzione degli animali domestici.
Il metodo contraccettivo più diffuso, definitivo e consigliato è la sterilizzazione chirurgica.
Tutti i soggetti non destinati alla carriera riproduttiva dovrebbero essere sterilizzati: si ridurrebbe così il rischio di patologie a carico dell’apparato genitale (piometra, neoplasie uterine, tumori e cisti ovariche) o patologie mediate da ormoni (gravidanza isterica), e anche delle patologie mammarie, (riduzione di circa il 90% del rischio di sviluppare tumori mammari, se l’intervento viene eseguito entro l’anno d’età).
Non ci saranno inoltre, nelle gatte sterilizzate, le manifestazione dei comportamenti estrali, così fastidiose per loro e spesso poco tollerate dai proprietari.
Gli allevatori che cercano una soluzione contraccettiva sicura e temporanea, per poter gestire meglio l’allevamento e per evitare che diverse fattrici possano andare in calore contemporaneamente durante la stagione riproduttiva, utilizzano la sterilizzazione farmacologica.
La sterilizzazione farmacologica risulta essere una valida alternativa.
Consiste nell’applicazione di un impianto sottocutaneo a lento rilascio a base di Deslorelina grazie al quale si può ottenere il controllo dell’attività riproduttiva della gatta.
Quando l’effetto scade si decide se re-inoculare un altro impianto, fare svanire completamente il suo effetto o sterilizzare chirurgicamente il soggetto.
Quest’impianto risulta di facile applicabilità, viene inserito con procedure semplici e atraumatiche senza effetti collaterali nel punto di inoculo.
L’ effetto dell’impianto persiste dai 15 ai 26 mesi, con la possibilità, se necessario, di trattamenti ripetuti nel tempo.
L’estrema variabilità della durata d’azione, oltre le differenti condizioni fisico/metaboliche di ogni soggetto, rende complicato stabilire quando l’efficacia del farmaco sta per terminare ed eventualmente quando poter fare un ulteriore trattamento.
Deve assolutamente essere il Medico Veterinario che gestisce il caso, a decidere quale sia il trattamento migliore per la gatta.
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
via Rembrandt 38- Milano
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sabato 9,30-12,30
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