LOUIS WAIN, L’ ILLUSTRATORE DEI GATTI
(Londra, 5 Agosto 1860 – Londra, 4 luglio1939)
Louis Wain fu uno dei più popolari illustratori commerciali d’Inghilterra.
I suoi ritratti di gatti antropomorfizzati catturarono l’immaginazione dell’era Edoardiana e il suo lavoro aiutò ad aumentare la popolarità dei nostri amici felini a livelli mai raggiunti. Prima di Louis Wain in Inghilterra i gatti erano spesso considerati con disprezzo, ma la sua opera li umanizzò e aiutò a mostrare i gatti come qualcosa di piacevole, da ammirare e amare.
Fu durante la malattia della moglie Emily che capì quale sarebbe stato il soggetto che avrebbe caratterizzato la sua carriera: il gatto!
Lui e sua moglie avevano raccolto un gattino randagio bianco e nero dopo averlo sentito miagolare disperato in una notte di pioggia. Lo chiamarono Peter, e osservando come la sua presenza sollevasse e distraesse l’animo di Emily, non abbandonando mai il letto di lei se non per mangiare, Louis iniziò a produrre vari schizzi del micetto, raffigurandolo in pose e movenze divertenti e inusuali . Valutandone l’originalità, la moglie lo incoraggiò a pubblicare i disegni, ma morì prima della realizzazione del progetto.
Louis Wain continuò a disegnare gatti, in onore e ricordo della cara Emily,. In molti dei primi lavori dell’artista si riconosce Peter, e a proposito di lui scrisse: “A lui appartiene, giustamente, il fondamento della mia carriera, gli sviluppi dei miei sforzi iniziali e la costituzione del mio lavoro”.
Nel 1886 i suoi primi disegni con gatti antropomorfi furono pubblicati nel numero natalizio di Illustrated London News dal titolo A Kittens’ Christmas Party. I gatti raffigurati (molti assomigliavano a Peter), erano più di 150 ed erano disegnati a quattro zampe, nell’atto di giocare, tenere una palla, fare un discorso, spedire un invito…
In seguito i gatti di Wain Iniziarono a camminare eretti, presentando una grande varietà di espressioni facciali complesse e a indossare vestiti alla moda. Le illustrazioni mostravano gatti che prendevano il tè, giocavano a carte, fumavano, suonavano strumenti musicali, trascorrevano una serata all’opera, pescavano…
Wain, nei successivi trent’anni, fu un artista prolifico, e produsse diverse centinaia di opere l’anno. Illustrò molti libri per bambini e i suoi lavori vennero pubblicati su giornali, riviste e periodici, tra cui il Louis Wain Annual. Le opere furono anche riprodotte su cartoline illustrate che sono ora molto ricercate dai collezionisti.
Louis Wain fu molto attivo con associazioni benefiche a favore degli animali in generale e dei gatti in particolare. Per tredici anni, a cavallo del secolo, fu presidente del National Cat Club. Pensava, con le sue opere, di aver contribuito “a spazzare via il disprezzo con cui i gatti venivano trattati” in Inghilterra.
H. G. Wells disse di Wain: “Ha fatto proprio il gatto. Ha inventato uno stile felino, una società felina, un intero mondo di gatti. I gatti inglesi che non prendono esempio e non vivono come quelli di Louis Wain si vergognano di sé stessi”.
Illustrazione del 1886 conservata alla Chris Beetles Gallery
Seppure molto apprezzato come illustratore e vignettista, in seguito il suo nome cadde nell’oblio e lì rimase fino agli anni ’60 quando finalmente gli fu riconosciuto il meritato titolo di artista.
Qui si vede come la mente dell’artista abbia elaborato e modificato nel tempo la sua immagine di gatto.
Chi ha riunito queste otto immagini eseguite in tempi diversi ha chiamato la composizione “Progression”
C’è chi attribuisce questo cambiamento alla appunto “progressione” della malattia mentale di cui si riteneva fosse affetto, ma molti dissentono e sostengono essere invece una sua ricerca di nuovi stili, colori, emozioni. Inoltre, non essendo le sue illustrazioni datate, non si sa nemmeno se questa presentata sia la corretta sequenza temporale.
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