LE GHIANDOLE PERIANALI
Le ghiandole perianali di cani e gatti sono posizionate intorno all’ano del cane, e sono molte.
Ci sono le ghiandole circumanali intorno all’apertura anale: sono sebacee e agiscono sotto l’influenza di ormoni prodotti dai testicoli nel maschio e della corteccia surrenale nella femmina. Si trovano anche in altre parti del corpo, come sotto la coda, intorno ai genitali, e nella zona inferiore dell’addome.
Le ghiandole sopracaudali: si trovano nella parte superiore dell’ano, poco sviluppate aumentano di volume se si infiammano.
I sacchi anali sono due sacculi posti lateralmente all’ano: si vedono due piccoli orifizi che rappresentano il loro sbocco all’esterno.
Queste ghiandole secernono un liquido che, in genere, si presenta viscoso e giallognolo e che cola sulle feci rendendole odorose, e funziona come mezzo di comunicazione e di marcatura soprattutto nei cani.
Le ghiandole sono maggiormente sviluppate nel cane maschio rispetto alla femmina. Una muscolatura molto potente riveste i sacchi anali per permettere al liquido di essere espulso anche a distanza di diversi centimetri arrivando anche a un metro: questo avviene soprattutto in stati di forte stress ambientale o paura. Le ghiandole perianali si svuotano anche durante la defecazione e in diversi momenti in cui il soggetto sente la necessità di fare notare la sua presenza nell’ambiente.
Le ghiandole perianali sono ghiandole sebacee e sudoripare modificate. Il loro secreto può fuoriuscire all’esterno, come nel caso delle ghiandole sopracaudali, oppure depositarsi in piccoli contenitori, come nel caso dei sacchi anali.
La secrezione è influenzata nella quantità e qualità prodotte da vari fattori, tra cui le condizioni ormonali e i fattori alimentari. Gli ormoni dei cani, soprattutto in base al ciclo estrale, influiscono sulla produzione di secreto, perché sono i principali segnalatori e comunicatori della condizione e stato riproduttivo del soggetto femmina e della presenza sul territorio dei maschi.
Le ghiandole sudoripare facendo parte del sistema escretorio dell’organismo sono influenzate positivamente o negativamente dal cibo assunto.
Una dieta non corretta, come anche intolleranze alimentari possono provocare un eccesso di secreto prodotto da tutte le ghiandole sebacee, comprese quelle perianali.
In queste situazioni le ghiandole si riempiono più frequentemente del solito e, soprattutto, non riescono a svuotarsi spontaneamente.
Non è ancora noto come da una semplice infiammazione si passi alla condizione cronica, è stato ipotizzato che possa esserci una predisposizione di razza.
Beagle
Border collie
Bovari delle Fiandre
Bulldog inglese
Collie
Labrador Retriever
Pastore tedesco
Setter irlandese
e incroci vari sembrano essere maggiormente colpiti, in età adulta, sia maschi che femmine.
Una conformazione anatomica non perfettamente funzionale, potrebbe influenzare la comparsa del problema. Altra causa può essere un’importante disbiosi intestinale (squilibrio microbico) che porta ad una eccessiva contaminazione della parte; oppure anche traumi da corpi estranei che possono fare da veicolo per l’infezione.
Pare esserci anche una componente autoimmunitaria: assimilabile al morbo di Chron dell’uomo, in cui lo stato immunitario del soggetto predisposto causa coliti dovute a una risposta eccessiva nei confronti degli stimoli da parte dell’intestino. In questi cani si instaura lo stesso meccanismo di risposta eccessiva agli stimoli provocati dal liquido prodotto dalle ghiandole. Questa componente autoimmune sembra essere molto importante, uno studio ha evidenziato che un numero elevato di pastori tedeschi affetti da fistole perianali erano affetti anche da IBD.
Le dimensioni delle ghiandole perianali sono abbastanza ridotte e possono irritarsi
Quando le ghiandole perianali si infiammano o si irritano, il liquido giallognolo inizia ad addensarsi progressivamente.
Il colore giallo chiaro inizia a scurirsi e l’odore si accentua fino a diventare talmente sgradevole da essere quasi insopportabile.
Si possono irritare dopo una diarrea durata molti giorni, oppure se vi sono delle malattie dermatologiche in atto o degli evidenti sbalzi di ormoni.
Una infiammazione che finisce per trasformarsi in una infezione, causa un problema: il liquido secreto diventa talmente denso da non riuscire a venire emesso dalle ghiandole.
Questo comporta un rigonfiamento delle ghiandole con un accumulo di batteri ed una irritazione che potrà trasformarsi in ascesso, oltre a procurare molto fastidio all’animale che quando avrà la necessità di defecare, farà fatica e proverà dolore.
Questa problematica è riconoscibile dalla posizione poco naturale assunta dagli animali che ne sono affetti. Altro sintomo, soprattutto nei cani, è quello di strusciare il sedere per terra, con lo scopo di grattarsi e cercare di fare aprire le ghiandole: tipica posizione “a slitta”.
Attenzione a questi sintomi:
l’animale si lecca spesso l’ano
si gratta la parte strisciando il sedere per terra
emana un odore sgradevolissimo di pesce marcio
a volte le ghiandole possono essere evidenti da quanto sono gonfie
alla palpazione si presentano dure.in casi più gravi può anche presentare dolore e inappetenza.
Il problema è conclamato quando l’animale inizia a sanguinare localmente.
Se l’ infiammazione dura a lungo, si può instaurare una patologia cronica che sfocia in ascessi e fistole perianali, i cui sintomi sono:
leccamento continuo
tenesmo (stimolo a espellere feci senza riuscirci)
difficoltà nella defecazione
sanguinamento
perdita di liquido purulento
sangue nelle feci (rosso vivo)
costipazione
defecazione frequente
diarrea
feci nastriformi
dolore
coda abbassata tra le gambe (atteggiamento antalgico)
odore sgradevole
inappetenza
perdita di peso
Quando si nota qualcuno di questi vari sintomi, ci si deve rivolgere al Medico Veterinario che valuterà la necessità di svuotare le ghiandole e se la condizione non si ripresenta in seguito, il problema è risolto.
Sarà poi cura del Medico valutare la necessità di modificare la dieta.
Lo svuotamento continuo delle ghiandole, però è considerata mal-practice, andrebbe indagato il motivo per cui il secreto non riesce ad essere espulso spontaneamente.
Spremere le ghiandole troppo spesso, più di due volte l’anno, non è da considerarsi normale.
Se le ghiandole sono sempre infiammate e gonfie infatti potrebbe instaurarsi, come già detto precedentemente, la condizione più grave: l’ascesso e la fistola.
Le ghiandole possono essere svuotate anche dal proprietario, l’importante è farlo nel modo corretto, così che il liquido possa fuoriuscire senza problemi e senza alcun dolore. Occorre indossare guanti e coprire la parte con carta assorbente per evitare di sporcarsi. Le dita si posizionano ai lati dell’ano e si spreme. Attenzione però, perché il liquido che ne fuoriesce è molto maleodorante e potrebbe essere espulso con grande forza o colare sulle mani.
Il consiglio però è di rivolgersi al proprio Medico Veterinario che potrà valutare se l’operazione è da fare o meno, se è troppo frequente e se ci sono condizioni patologiche da prendere in considerazione.
Per effettuare la diagnosi è necessaria una visita in cui si valuti la parte anatomica. Ecco perché è bene, soprattutto se si vede la parte gonfia, recarsi dal Medico Veterinario per farla valutare.
La palpazione rettale, però può necessitare di sedazione, in particolare se il dolore è molto forte.
Il trattamento per gli ascessi e fistole comprende la gestione alimentare e l’igiene della parte, oltre alla somministrazione di farmaci,
Il trattamento chirurgico viene preso in considerazione solo dopo che quello medico si è dimostrato insufficiente.
L’ alimentare dovrà avere il giusto apporto di proteine di altissima qualità e la giusta quantità di fibra.
Altamente consigliata la somministrazione di probiotici per un ripristino della flora batterica intestinale.
Il lavaggio con soluzione salina sterile potrebbe mettere in evidenza lesioni che, altrimenti sarebbero rimaste nascoste. L’igiene della parte è di fondamentale importanza, con contenzione tipo collare elisabettiano per evitare che il cane si lecchi o si ferisca, soprattutto nella fase acuta.
La terapia medica, può essere o meno efficace e, fortunatamente, negli ultimi anni si sono trovati nuovi rimedi con successo terapeutico più importante e duraturo.
L’uso delle ciclosporine (Atoplus), Ketoconazolo e altri farmaci che sono risultati utili nella terapia del morbo di Chron dell’uomo, insieme al Tacrolimus (Protopic) e paiono ottenere risultati positivi, associati a miglioramento della dieta e delle condizioni igieniche.
Anche la terapia immunosoppressiva o immunodepressiva è stata presa in considerazione, nonostante abbia indubbi effetti collaterali a lungo termine, ma ha portato a buoni risultati.
La terapia chirurgica, quando la medica non abbia dato esito positivo, è particolarmente invasiva e potrebbe comprendere anche l’asportazione dei sacculi.
La gestione del post-operatorio è molto delicata .L’intervento è doloroso e l’animale necessita di essere contenuto con il collare elisabettiano e l’igiene della ferita è essenziale, in particolare dopo ogni evacuazione.
Esiste anche una terapia alternativa per le fistole e ascessi delle ghiandole perianali: l’uso del PRP (Plasma Ricco di Piastrine) che è un prodotto ottenuto dalla centrifugazione del sangue, prelevato direttamente dal paziente attraverso un normale prelievo venoso.
Il concentrato ottenuto è un prodotto in grado di modulare la risposta immunitaria, aiutare la cicatrizzazione e stimolare la rigenerazione dei tessuti. Vengono fatte iniezioni locali ad intervalli settimanali e di solito un mese dopo il primo trattamento le lesioni sono perfettamente guarite senza l’utilizzo di alcun farmaco e non si registrano recidive.
La prevenzione prevede una corretta gestione dell’alimentazione, con proteine di alta qualità, in cibi preferibilmente freschi e poco lavorati che producano poche scorie.
Molto importante la prevenzione dell’obesità e la valutazione della corretta evacuazione, che dovrebbe avvenire senza troppi sforzi e con la produzione di feci di dimensioni non troppo abbondanti, indice di assunzione di alimenti di scarsa qualità.
Ci si può rivolgere a un Nutrizionista per migliorare la dieta quando le ghiandole devono essere svuotate troppo spesso.
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
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