LARRY, IL GATTO DI DOWNING STREET
Il 15 febbraio 2011 il Cats & Dogs Home (il canile/gattile) di Battersea Park consegnò il gatto Larry, europeo di quattro anni, al numero 10 in Downing Street a Londra, e venne scelto proprio lui per il ruolo grazie al suo «forte istinto predatorio».
Si pensa che il Primo Ministro David Cameron prese questa decisione dopo aver parlato con i propri figli, quando alcuni ratti avevano causato qualche preoccupazione ai residenti di Downing Street.
Larry ha un profilo Twitter da cui ha rilasciato alcune dichiarazioni in occasione del decennale del suo “insediamento” alla sede del governo del Regno Unito.
“Resterò altri dieci anni”: è la promessa fatta da Larry, il gatto “chief-mouser”, cacciatore ufficiale di topi.
Larry non era un animale privato del primo ministro e della sua famiglia, ma «un impiegato dello Stato», come aveva tenuto a puntualizzare un portavoce al cambio del governo.
“E ho servito lealmente tre primi ministri, David Cameron, Theresa May e Boris Johnson, creando legami con loro in modi assai diversi”.
Il Daily Mail ha pubblicato un corsivo attribuito a Larry: “Ho servito il Paese al meglio delle mie capacità. Nei miei quattromila giorni e nelle mie quattromila notti trascorsi a dar la caccia a insetti, roditori, vermi e parassiti non ho avuto pietà”.
Orgoglioso, ha sorvegliato il viavai di numerosi “leader grandi e potenti di altri Paesi” nei suoi anni da “padrone di casa”.
E orgoglioso ha soggiogato e tenuto al suo posto, anche con le maniere forti, il gatto numero due del Regno: Palmerston, rivale senza alcuna speranza, di base per quattro anni presso la residenza del ministro degli Esteri e il vicino Foreign Office, in King Charles Street, poi costretto a un decoroso quanto malinconico pensionamento giusto l’anno scorso dopo aver avuto problemi di salute e di stress.
Sembra che una sorte non migliore sia toccata a Dilyn, il cane, incrocio jack russell, adottato da Boris Johnson nel 2019.
Non ci sono notizie certe ma pare che con i cani Larry non vada propriamente d’amore e d’accordo…
La durata di dieci anni sembra essere davvero un record, che ha superato quella della maggior parte dei premier della storia del Regno Unito. Lo stesso Winston Churchill non riuscì a restar per un decennio intero al “numero 10” neppure sommando i due mandati non consecutivi, prima e dopo la guerra.
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
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