LA COREA DEL SUD HA VOTATO CONTRO IL CONSUMO DI CARNE DI CANE
Il parlamento bicamerale della Corea del Sud ai primi di gennaio di quest’anno ha votato all’unanimità a favore del progetto di legge governativo per bloccare allevamenti e macellazioni dei cani per il consumo alimentare umano.
Nel paese comunque il consumo di carne di cane è in declino da tempo ed è sempre meno frequente fra i giovani, restando invece un’abitudine delle persone sopra i cinquanta anni (la carne di cane viene tradizionalmente considerata come un cibo rinvigorente, ed è consumata soprattutto nei mesi estivi più caldi, luglio e agosto) , e negli ultimi anni erano state presentate numerose proposte per vietarlo, ma avevano sempre incontrato una forte opposizione da parte dei gruppi di allevatori.
«Questa legge mira a contribuire alla realizzazione dei valori dei diritti degli animali, che perseguono il rispetto per la vita e una coesistenza armoniosa tra esseri umani e animali», si legge nel testo approvato.
Questo è stato fortemente voluto dal presidente Yoon Suk Yeol, per mettere fine a questa controversa pratica secolare.
Il divieto entrerà in vigore nel corso di tre anni, per dare il tempo alle aziende agricole di adattarsi alla nuova normativa.
Dal 2027 sarà quindi illegale allevare, commerciare e macellare cani per mangiarli.
La legge prevederà pene fino a tre anni di carcere o multe pari a circa 20mila euro per i trasgressori.
Le stime indicano una quantità variabile tra i mille e i tremila allevamenti di cani in Corea del Sud, per un totale compreso tra i cinquecento mila e un milione di cani destinati alla macellazione.
La pratica di includere i cani nell’alimentazione umana è totalmente assente solo nelle culture ebraica e islamica, essendo proibita dalle rispettive leggi alimentari contenute nella Kasherut, da cui deriva il termine kasher o kosher, e nella Sunna, in cui viene stabilito cosa è concesso, halal, e cosa è vietato, haram.
In Asia e Africa sono vari i paesi che ne permettono l’utilizzo.
Nelle società occidentali non esiste un divieto di natura sacra e il consumo viene generalmente ritenuto offensivo per via dal rapporto familiare instaurato con questi animali. Tuttavia i cani vengono mangiati anche in alcuni paesi europei e del Nord America.
Il Canada è il più grande paese occidentale a non vietare né l’allevamento, né la macellazione, né il consum ?o di carne di cane.
In Russia non ci sono leggi particolari che ne vietino il consumo.
Ancora oggi in Svizzera è permesso mangiare i propri animali domestici. La legge permette di mangiare gatti e cani, purché si tratti di animali propri. La carne di gatto e di cane è vietata solo in ambito commerciale.
In Australia, Austria, Francia, Germania, e Regno unito sono vietate la vendita e la macellazione ma non il consumo.
In Italia è permesso l’utilizzo di carne di cane e di gatto per l’alimentazione umana?
Non esiste una legge specifica che lo vieti, e nemmeno il Codice penale vieta espressamente di mangiare carne di cane.
Nel 2019 fu ha presentata alla Camera una proposta di legge per inserire nell’attuale legge sul maltrattamento degli animali un espresso divieto di macellare, detenere, commercializzare e consumare carne di cane o di gatto. La pena proposta per i trasgressori è l’arresto da quattro mesi a due anni e l’ammenda da 5.000 a 50mila euro per ogni animale.
Nell’attesa che questa proposta di legge venga accettata, in Italia non c’è una norma che vieti di mangiare carne di cane, ma nemmeno una legge che consenta di farlo.
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
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