LA CONCHECTOMIA È VIETATA, NON VA PUBBLICIZZATA!
“Baby” è una serie televisiva italiana prodotta da Netflix, che si ispira liberamente allo scandalo delle “baby squillo” dei Parioli, risalente all’anno 2013, raccontando la vita e le vicende di un gruppo di adolescenti romani e delle loro rispettive famiglie
Nella serie televisiva, appare un cane di razza sottoposto ad un intervento di amputazione delle orecchie, presumibilmente a scopo estetico.
L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) ha inviato una nota alla casa di produzione, dove ricorda che il divieto di conchectomia estetica è vigente in Italia con la Legge 201 del 2010.
L’Associazione sottolinea anche che la norma non ha effetto retroattivo, tuttavia, anche nel caso in cui il cane in questione, visibilmente adulto, sia stato sottoposto ad intervento prima del 2010, l’ANMVI auspica che la produzione inserisca un messaggio di precisazione e di prevenzione nei testi che accompagnano le immagini, la messa in onda e la promozione della serie Baby.
La conchectomia, tranne nellle circostanze terapeutiche, è una pratica contro i principi di tutela e rispetto degli animali, punita a norma di legge, ci si augura quindi che in futuro le produzioni televisive evitino accuratamente di diffondere immagini che, nella migliore delle ipotesi, risultano diseducative.
Va ricordato, inoltre, che il divieto di conchectomia estetica nei cani di razza vale su scala internazionale. Infatti, dal 1 gennaio del 2013, grazie all’impegno congiunto dei Veterinari (ANMVI e FNOVI) e degli Allevatori italiani (ENCI) il divieto di conchectomia estetica è stato recepito dalla FCI, la Federazione Cinologica Internazionale che riconosce come rispondenti allo standard internazionale solo esemplari con orecchie integre.
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
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