“IL PELO SUL CUORE” di Renato Zero
Il pelo sul cuore è una canzone del 2000 composta da Maurizio Fabrizio, Claudio Guidetti e Renato Zero, che la canta.
Questa canzone tratta dell’abbandono e della violenza sui cani e venne presentata, per la prima volta, alla trasmissione televisiva condotta dal cantautore Tutti gli zeri del mondo. Prima dell’esibizione andò in onda un filmato dove Renato Zero dialogava con alcuni pelosi in un canile.
Giorni dopo l’esibizione lo stesso autore scrisse sulla sua Pagina Facebook: “Giorni fa, mi chiedevo, che fine facessero, tante bestiole a cui viene a mancare il loro padrone. Restano lì, certamente consapevoli, che da quel momento, niente più carezze, bocconcini e passeggiate. Ho ricevuto, proprio oggi, un messaggio da un volpino, il quale ha appena perduto il suo anziano padroncino, per via del Covid. Allo straziante dolore per la perdita, bisogna aggiungere, che il maturo signore non aveva nessun parente. Come accade a volte, di questi tempi. Quindi il tenero cagnolino, è rimasto solo. E non avendo ottenuto nessun riscontro, si è dovuto aggregare, ad un gruppo di bastardini senza fissa dimora. Ti sono molto vicino, adorabile creatura. E so, quante generose attenzioni, siano in grado di elargire certi esseri umani. E devo rassicurarti! Perché, come avviene per gli umani, anche voi, avete il vostro angelo custode. Peloso, esattamente come voi. Ma il vostro Dio, si chiama come il nostro. È buono e misericordioso. E non permetterà a nessuno di mancarvi di rispetto. Sappiate, che quelli che vi maltrattano o vi abbandonano, sono stati dotati di un segno distintivo: … hanno…il pelo sul cuore.”
Il pelo sul cuore
Se scegli me,
in questo serraglio
considera che
non sopporto il guinzaglio
un randagio sì…
se non mi vuoi,
lasciami qui…
Mio Dio le botte,
nessuna pietà
questo è ciò che mi spetta
per la mia fedeltà
senza un pedigree
non sei nessuno qui…
Lancia il tuo sasso laggiù
non ho più fiato non corro più
festeggiarti e difenderti ormai
come potrei
tutta la vita in un angolo
peloso angelo
Sole, pensaci tu
illumina gli uomini,
scaldali di più
per noi bastardi,
scampo non c’è
dimenticati qui, così…
La vita poi,
ci riserva gli avanzi
iniqua come con voi
di carezze e silenzi
è possibile che,
giustizia qui non c’è
Tatuati e schedati ci vuoi
per sesso, razza, bellezza, età
selezioni anche fra i figli tuoi…
che crudeltà…
Hai mai provato a comprenderci
almeno provaci…
Cuori, senza magia
di soffocanti collari… piena la via…
quanti padroni perdonerai
per non lasciarti… l
à dove sei…
Un cane sciolto,
casa non ha
lascia la porta aperta e lui…
ritornerà
Potete ascoltare la canzone a questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=4SV_IZCaEYg
Vicla Sgaravatti
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