IL MICROCHIP NEL GATTO AUMENTA LE POSSIBILITA’ DI RITROVARLO IN CASO DI SMARRIMENTO!!!
Mentre per i cani l’applicazione del microchip e la conseguente iscrizione all Anagrafe degli Animali d’Affezione è obbligatoria per legge, nei gatti è obbligatoria solo per alcune categorie e in alcune regioni.
Sono obbligati a effettuarla i gatti che vivono nelle colonie feline e quelli che vivono liberi per strada; i gatti destinati al commercio, quindi quelli che provengono da allevamenti e negozi, e quelli ospitati nei gattili e nei rifugi.
Obbligatoria per i gatti che devono viaggiare all’estero e necessitano quindi della vaccinazione anti rabbia e del microchip per poter ottenere il passaporto.
Oramai sono molte le Regioni che hanno reso obbligatoria anche per i gatti l’applicazione del microchip e l’iscrizione all’Anagrafe degli Animal d’Affezione. La speranza è che in tempi brevi diventi un obbligo di legge in tutto il territorio nazionale.
Nel frattempo, in varie regioni continua a essere facoltativa, ma altamente consigliata dai veterinari
Alcuni proprietari accorti provvedono a fare inserire il microchip ai propri felini che hanno la possibilità di uscire, oppure a quelli di razza, temendo una…”sottrazione”!
Il consiglio però è di identificare con il microchip tutti i gatti, inserendoli nella Anagrafe degli Animali d’Affezione Regionale, e anche all’Anagrafe Nazionale Felina.
Anche se il gatto vivesse in appartamento, senza accesso agli spazi esterni, esistono alcune situazioni in cui il micio potrebbe allontanarsi da casa, e l’iscrizione all’Anagrafe aumenterebbe considerevolmente la possibilità di ritrovarlo. (Nota bene: il microchip non è un Gps, non serve quindi per localizzarlo!)
Alcune di queste situazioni:
-La porta di casa lasciata aperta: il micio potrebbe salire o scendere le scale, trovando accessi ai tetti, o alla strada.
-Dai balconi e finestre potrebbe raggiungere altri terrazzi o tetti, anche lontani.
-Dai davanzali potrebbe cadere, e, ferito o no, spaventato si allontanerebbe anche di molto.
-Il trasportino con cui lo si sta portando fuori si potrebbe aprire, o rompere.
-In auto potrebbe avvenire un incidente, e il gatto fuggire.
Soltanto il Medico Veterinario iscritto all’Ordine professionale può mettere il microchip al gatto.
L’applicazione del microchip consiste in un’iniezione sottocutanea indolore che viene effettuata a livello del collo o della spalla, non necessita di cure né di medicazioni, non causa nessun tipo di reazione, né allergie, né fastidio al gatto.
Con la puntura si inserisce un dispositivo elettronico di riconoscimento, trasponder, molto piccolo, innocuo e sicuro, che identifica in modo univoco il gatto. I suoi dati e quelli del proprietario vengono inseriti per via informatica nella Banca dati dell’Anagrafe Regionale degli Animali d’Affezione.
Nel caso di ritrovamento di un gatto il Medico Veterinario provvederà a utilizzare uno specifico lettore per riconoscere la presenza del microchip, e, in caso affermativo, eseguire la ricerca elettronica del proprietario.
Proteggete il vostro micio dai rischi di smarrimento, fategli applicare il microchip e iscrivetelo alla relativa Anagrafe!!!
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