IL BLOCCO GASTROINTESTINALE NEL CONIGLIO
Come ho già avuto modo di spiegare, Il coniglio è un erbivoro e per una buona funzionalità del suo sistema digestivo gli occorrono alimenti ad elevato contenuto di fibra, poveri di grassi e carboidrati (erbe e piante di campo che costituiscono la sua dieta naturale), una dieta carente di questo elemento è un invito allo sviluppo della stasi.
Una dieta sana e fisiologica prevede fieno fresco e pulito in abbondanza, se possibile erba raccolta dal giardino e da campi (accertarsi però che sia priva di pesticidi o altre sostanze inquinanti e dannose), verdure fresche (cicorie, carote e foglie di carota, finocchio, sedano, ecc.).
L’intestino cieco costituisce gran parte del suo apparato digerente e qui la flora intestinale partecipa alla digestione dell’alimento producendo sostanze utili come vitamine, aminoacidi e acidi grassi.
Uno dei problemi che colpiscono più facilmente ii conigli da affezione è il blocco dello stomaco e dell’intestino.
Questa stasi gastrointestinale è una patologia specifica dei roditori erbivori (cavia e cincillà, oltre al coniglio) che non ha un corrispettivo in cani, gatti e persone e non c’entra niente con la costipazione intestinale o la stitichezza che possono colpire le altre specie.
Se non curato, il blocco gastrointestinale risulta essere una malattia potenzialmente mortale, fortunatamente, nella maggior parte dei casi può essere trattata con successo.
Importante è quindi conoscerla, per sapere come prevenirla e riconoscerla, e capire quando è il momento di rivolgersi al Medico Veterinario.
Tra i primi sintomi si osserva una riduzione o assenza dell’appetito e nella mancata produzione di feci o nell’emissione di feci più piccole e scarse.
I conigli sani mangiano e producono feci di continuo: un digiuno di 12 ore è sospetto e se si prolunga oltre le 24 ore è decisamente patologico. Il proprietario deve allarmarsi e portare il coniglio a visitare (un cane può saltare il pasto anche se sta bene, ma non un coniglio sano).
Il blocco gastrointestinale è una riduzione dell’attività muscolare, delle contrazioni di stomaco e intestino, che porta al ristagno dell’alimento nel tratto digestivo. Progressivamente il cibo fermo si disidrata e si compatta, provocando un’alterazione dell’ambiente intestinale e della sua flora batterica (i batteri nocivi, tipo i clostridi, prendono il sopravvento) su quelli benefici, producendo gas e/o tossine mortali.
Un grave effetto collaterale del digiuno che segue alla stasi, è la lipidosi epatica che danneggia considerevolmente il fegato.
Il coniglio ha scarsa tolleranza per il dolore “viscerale” -quello che proviene dagli organi addominali. Il dolore stesso è causa di alterazioni fisiologiche, tra cui un blocco della motilità intestinale, e quindi si crea un circolo vizioso.
Dimostra la propria sofferenza restando accucciato, fermo, disinteressato a ciò che lo circonda.
Il Medico Veterinario, dopo un’accurata anamnesi e una visita accurata può effettuare una diagnosi e stabilire una terapia.
La terapia varia secondo lo stato generale, la gravità dei sintomi, la durata della condizione. Si devono somministrare liquidi, sia per via orale che per via sottocutanea per contrastare la disidratazione e ridurre il compattamento delle feci.
Saranno necessari farmaci per favorire lo svuotamento gastrico e la motilità intestinale e per correggere la presenza eccessiva di gas.
Dovranno essere somministrati analgesici per alleviare la sofferenza e il disagio associato alla stasi e al gonfiore: il coniglio sarà più attivo e riprenderà ad alimentarsi e si potrà ristabilire prima la motilità gastrointestinale.
Iniziare a mangiare quanto prima può prevenire problemi al fegato, se rifiutasse di mangiare spontaneamente, lo si dovrebbe alimenta tramite siringa con uno specifico preparato ricco di fibra.
L’olio di vaselina è controindicato.
Gli errori alimentari sono tra i primi responsabili di questa patologia.
Alimenti sconsigliati sono cereali, semi, carboidrati (pane, biscotti e altro), la frutta (ricca di zuccheri)… sono alimenti troppo calorici e causa di obesità, poveri di fibra e incapaci di stimolare il giusto funzionamento dell’intestino Sono inoltre inadatti alla dentatura del coniglio causando problemi dentali quali la mal occlusione.
Non deve mai mancare l’acqua, sempre pulita e cambiata spesso: è importantissima perché serve a mantenere il contenuto gastrico ben idratato e impedire all’alimento ingerito di disidratarsi e compattarsi.
I conigli preferiscono bere da una ciotola, che va affiancata al solito beverino a goccia che permette di avere a disposizione acqua pulita.
Per finire voglio ricordare che anche lo stress può essere tra le cause scatenanti: uno spavento, un cambiamento improvviso nella routine e anche ogni condizione dolorosa come cistiti, malattie dentali, interventi senza adeguata analgesia.
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
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