IGIENE ORALE CANI E GATTI seconda parte
La maggior parte dei cani e dei gatti sopra i tre anni soffre di problemi a denti e gengive che facilmente possono trasformarsi in infezioni.
Si è molto attenti a curare il loro pelo, a lavarli e spazzolarli ma non si fa la stessa attenzione ai denti. Eppure andrebbero puliti con la stessa costanza per evitare rischi alla salute e al loro benessere.
Accade come negli esseri umani: senza una corretta igiene orale, la placca si calcifica diventando tartaro che può far sollevare il colletto gengivale, indebolire la radice del dente, provocare dolori molto forti e degenerare.
Ci si trova spesso con parodontite: infiammazione e sanguinamento delle gengive, ascessi e caduta dei denti.
Quelli più a rischio sono i cani di taglia piccola perché hanno una testa più corta e quindi meno spazio per i denti, ciò contribuisce alla formazione della placca e del tartaro. Stesso dicasi per i cani brachicefali, la disposizione della loro dentatura favorisce il deposito di cibo, quindi placca e tartaro.
Proprio per la testa più corta i gatti sono molto spesso soggetti a problemi del genere, e vanno incontro frequentemente a stomatiti infettive e ricorrenti. Le razze a muso schiacciato, come i persiani, sono più predisposte.
È necessario seguire alcune regole di igiene orale ogni giorno.
1 – LAVARE I LORO DENTI ALMENO UNA VOLTA AL GIORNO. La placca impiega 24 ore a formarsi, perciò è importante che la pulizia sia quotidiana. Trovare il momento giusto, che potrebbe essere dopo il pasto serale, e farla diventare un’abitudine.
Lo spazzolino deve essere morbido e con le punte arrotondate. Esistono spazzolini a cappuccio, che si mettono sul dito (consigliati poiché riescono a raggiungere anche i punti più nascosti della dentatura consentendo così un’ accurata pulizia ),
2 – ABITUARLI PIANO PIANO SIN DA CUCCIOLI
È importante che percepiscano il lavaggio dei denti come parte della loro routine: dalle otto settimane di vita in poi è il momento di cominciare, un piccolo passo per volta, sia per i cani che per i gatti.
Ricordate che non possono comunicare il loro malessere, quindi si deve imparare a capirne i segnali e nel dubbio portateli a fare una visita dal vostro Medico Veterinario.
(continua)
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