GLI ANIMALI CHE NON STANNO BENE VANNO PORTATI DAL MEDICO VETERINARIO
Il proprietario che non si cura della salute del proprio animale, permette che le sue condizioni si aggravino progressivamente e non lo porta a visitare da un Medico Veterinario, può essere accusato di maltrattamento.
Lo ha confermato la Corte di Cassazione con una sentenza lo scorso settembre (Cass. Pen. Sez. III, n. 22579/2019), relativa al caso di una cagna affetta da tumori mammari e trascurato dal proprietario, al punto di mettere in pericolo la sua stessa sopravvivenza.
Il maltrattamento di animali è un reato punito dal Codice Penale, all’art. 544 ter, e lo commette chi, con crudeltà o senza necessità, causa volontariamente una lesione a un animale oppure lo sottopone a sevizie o comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche. Questo tipo di comportamento sussiste anche qualora la sofferenza consegua all’omissione delle cure e dei provvedimenti necessari per assicurare il benessere e la salute dell’animale stesso.
I giudici, nella sentenza della Cassazione, hanno confermato che il lasciar patire un animale per una malattia senza farlo curare, nemmeno quando la situazione si protrae e si aggrava, “configura una lesione rilevante per il reato di maltrattamento di animali, art. 544 ter”. L’integrità di un individuo può essere compromessa anche da “un significativo processo patologico o l’aggravamento di esso”, con conseguenti sofferenze, e ciò vale anche nel caso di un animale.
L’assenza di cure, quando la compromissione delle funzioni dell’organismo o comunque la sofferenza sono evidenti, è ritenuta dolosa, cioè frutto di un comportamento volontario.
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
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