FORFORA NEI GATTI
La forfora è un fastidioso problema di cute che si manifesta con una produzione eccessiva di grasso (sebo) da parte delle ghiandole sebacee.
La forfora si evidenzia sotto forma di frammenti bianchi di pelle morta all’interno del pelo del gatto, mostra secchezza del cuoio capelluto e può causare un fastidioso prurito.
Se il gatto ha la pelle arrossata e si gratta molto, arrivando anche a farsi male, è necessario debellare la forfora quanto prima per evitare ulteriori complicazioni.
Il pelo appare secco e opaco. Qualora la forfora non fosse dovuta alla sola muta del pelo, soprattutto durante la stagione estiva, potrebbe anche essere la manifestazione di altri disturbi da non trascurare.
I sintomi della forfora nel gatto sono visibili sul manto: principalmente sul dorso e sulla coda.
I gatti affetti da seborrea possono avere cute e mantello opachi, untuosi, oppure ricoprirsi di scaglie e croste. Spesso tale patologia si accompagna ad arrossamenti della cute, prurito e cattivo odore.
La forfora è composta da pelle morta del cuoio capelluto che cade o resta attaccata al pelo del gatto.
Si tratta di un naturale processo di rinnovamento che interessa le cellule della pelle e che porta alla creazione, prevalentemente durante il cambio di stagione, di puntini bianchi che spariscono con l’abituale spazzolatura, sempre che non sussista una situazione patologica.
A volte però la pelle si rinnova più velocemente a causa di malattie o problemi e la forfora diventa seborrea.
La spazzolatura risulta quindi un primo modo per accorgersi se c’è qualche problema legato alla pelle del gatto. Se si nota una forfora eccessiva che perdura è un segnale per portare il gatto dal Medico Veterinario per curare subito eventuali malattie della sua pelle.
Le cause della forfora nel gatto sono molteplici. Le più comuni sono: alimentazione, stress, allergia e intolleranze, altre cause ancora.
Solitamente si tratta di un problema facilmente risolvibile ma è importante determinarne l’origine per applicare il trattamento appropriato.
– ALIMENTAZIONE
Una dieta non equilibrata, che presenti carenze di omega 3 e 6 può contenere pochi nutrienti: non apporta né la giusta idratazione né i valori nutrizionali che mantengono in salute il gatto e la sua pelle.
Occorre evitare di utilizzare cibo di bassa qualità (povera dei necessari acidi grassi) ed è necessario controllare che beva abbondantemente. Il Medico Veterinario può aiutare a predisporre un piano alimentare ricco di olio di pesce (che contiene omega 3) e, all’occorrenza, integratori di vitamine.
– STRESS
Il benessere generale del gatto è molto influenzato dallo stress e dai cambiamenti di vita. Uno stato depressivo può portare a una smodata toelettatura o a nessuna in assoluto, situazioni che possono condurre alla seborrea. Anche il fattore emotivo va tenuto presente e l’ambiente in cui vive il gatto va adattato in modo da farlo sentire al sicuro sempre.
– ALLERGIA e INTOLLERANZE
Alcuni cibi possono, insieme ad alcune particelle presenti nell’ambiente circostante, provocare allergie che si manifestano anche sotto forma di forfora. Stessa cosa dicasi per le intolleranze.
– ALTRE CAUSE:
PELLE SECCA: trovarsi in un ambiente secco dalla scarsa umidità può portare a far disidratare la pelle del gatto, soprattutto nei gatti con pelo e pelle chiari o con poco pelo.
Predisporre un umidificatore consente di regolare al meglio la quantità di umidità all’interno delle stanze. Anche l’esposizione prolungata al sole potrebbe peggiorare lo stato di secchezza della pelle.
LAVAGGI NON APPROPRIATI: lavare il gatto troppo spesso e con detergenti inadatti o troppo aggressivi possono portare a fenomeni di desquamazione.
È fondamentale allora lavare il gatto solo se non si toeletta, ricorrendo a prodotti specifici destinati a lui.
OBESITA’: un gatto sovrappeso, per la sua mole, potrebbe non riuscire a pulirsi e leccarsi facilmente ovunque, alcune zone potrebbero apparire più secche e far comparire la forfora. Spesso i gatti obesi soffrono di diabete o fegato grasso, possono quindi avere la tendenza a sviluppare la seborrea in queste parti.
ACARI: a volte quella che sembra essere forfora, si rivela essere Cheyletiella, detta anche “forfora che cammina”, un acaro. Questo minuscolo parassita si ciba della pelle dei gatti ed è molto contagioso tra di loro.
Quando se ne possiede più di uno è consigliabile agire in fretta pulendo o meglio eliminando tutto ciò con cui entrano in contatto, come la cuccia, le coperte e i giochi per evitare che si moltiplichino e si disperdano altrove.
Questi acari possono far comparire delle crosticine sulla pelle e delle scaglie biancastre e sarà necessario consultare il Medico Veterinario per avere una lozione o uno shampoo per combattere l’infestazione.
RAZZE: i gatti persiani, sono portati a sviluppare una seborrea specifica che rende la pelle grassa e produce delle squame giallastre.
Nello stadio iniziale, alcune malattie hanno tra i primi sintomi la forfora, possono quindi facilmente confondere e passare inosservate.
DERMATITE Esiste un tipo di dermatite dei gatti che, grazie alla comparsa di eruzioni e croste sulla pelle, può essere scambiata per semplice forfora. La dermatite può dipendere dalla presenza di particolari allergeni nell’aria o dal contatto diretto con qualche sostanza irritante.
TIGNA La tigna è una malattia cutanea abbastanza grave e contagiosa sia verso gli altri animali che verso gli umani.
È causata da funghi e comporta perdita di pelo, pelle secca e forfora. La predisposizione alla tigna aumenta se il gatto già soffre di Cheyletiellosi o forfora che cammina.
Per prevenire la comparsa di forfora occorre mantenere la sua pelle idratata.
Perché questo sia possibile, come già ho scritto prima, occorre un’alimentazione di qualità, bilanciata e che preveda una buona quantità di cibi contenenti grassi omega 3 e 6, meglio anche con abbastanza fibre per non fargli prendere peso. La ciotola d’acqua sempre piena scongiura una mancanza di liquidi, che possono essere ingeribili anche sotto forma di alimenti umidi.
Occorre anche controllare la pulizia del micio, andrebbe abituato a essere lavato già da quando è cucciolo perché, col passare del tempo, potrebbe essere complicato riuscire a fargli il bagno per la prima volta. Si devono usare shampoo appositi, che vanno rimossi accuratamente.
Si possono utilizzare salviette umide in alternativa all’acqua.
Resta fondamentale spazzolare regolarmente il gatto per eliminare il pelo morto e i vari tipi di impurità.
Quando il problema della forfora nel gatto non è grave, basta utilizzare uno shampoo con aloe vera o delle lozioni lenitive dermoprotettive specifiche per il problema.
L’aloe vera, da usare anche pura grazie alle foglie, serve ad attenuare il prurito con il suo effetto rinfrescante e calma l’infiammazione della pelle in caso il gatto si sia grattato eccessivamente. MAI usare prodotti anti forfora destinati a cani o agli esseri umani perché porterebbero ulteriore secchezza alla sua pelle.
È buona regola comunque rivolgersi al Medico Veterinario alla comparsa dei primi sintomi, per conoscerne la causa ed escludere la presenza di eventuali malattie, di acari o infestazioni. e stabilire se il felino ha o meno carenze alimentari di acidi grassi e se necessita di integratori.
Potrà così impostare un percorso di diagnosi e cura. Oltre a trattamenti anti-parassitari periodici e costanti, e a una dieta bilanciata e di buona qualità, vi saprà dare buoni consigli.
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
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