14 NOVEMBRE GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE MELLITO
Anche i cani e gatti possono soffrire di diabete.
Al pari del diabete umano, quello veterinario è associato a elevati livelli di glucosio nel sangue e dà luogo a diverse importanti complicanze che mettono in pericolo la vita dell’animale e ne riducono notevolmente l’aspettativa e la qualità della vita.
I proprietari di cani e gatti devono esserne informati per una miglior gestione del proprio animale attraverso una maggior attenzione all’alimentazione e allo stile di vita, misure di prevenzione della malattia, ma anche attraverso un maggior ricorso alle visite medico-veterinarie periodiche per controlli e interventi di screening.
Anche in medicina veterinaria, come in quella umana, si stima che il numero di cani e gatti con diabete non diagnosticato sia altissimo.
Deve aumentare l’attenzione dei proprietari verso i segni e sintomi manifesti per richiedere l’intervento del Medico Veterinario e giungere alla diagnosi della malattia.
Infatti, solo se il cane o gatto con sintomi sospetti viene portato dal Medico Veterinario sarà possibile confermare la diagnosi e approntare un’adeguata terapia che migliorerà la qualità e l’aspettativa di vita del animale diabetico.
Il Medico Veterinario fornirà indicazioni per la corretta prevenzione (alimentazione e stile di vita) e su quali sono i principali segni indicatori di diabete da tenere sotto controllo; in presenza di tali segni e sintomi il proprietario del Pet dovrà rivolgersi tempestivamente al Medico Veterinario per intraprendere il necessario percorso diagnostico e terapeutico.
La diagnosi di diabete nel cane e nel gatto si conferma mediante il riscontro dell’iperglicemia (aumento degli zuccheri nel sangue), della perdita di glucosio nelle urine (glicosuria), e dell’aumento delle fruttosamine nel sangue. Le fruttosamine sono proteine che si legano in modo irreversibile al glucosio; le fruttosamine aumentano durante l’iperglicemia.
I sintomi più tipici del diabete nel cane e nel gatto sono l’aumento della produzione di urina e l’aumento della sete (poliuria e polidipsia), l’appetito eccessivo (polifagia) e la perdita di peso. In alcuni casi i gatti presentano un’andatura plantigrada causata dalla neuropatia diabetica, ed i cani manifestano difficoltà visive quale conseguenza dello sviluppo della cataratta diabetica.
Nel gatto diabetico numerosi studi hanno dimostrato l’importanza dell’obesità come fattore predisponente; altri fattori sono l’inattività e l’alimentazione scorretta.
La terapia insulinica, l’attenzione alla dieta e all’attività fisica permettono di trattare con successo il diabete. I proprietari di un cane o di un gatto diabetico possono ripristinare la qualità di vita dei loro animali grazie ad una efficace gestione del diabete mellito.
Si stima che circa 1 cane su 500 venga colpito dal diabete.
I cani di mezza età sono maggiormente predisposti allo sviluppo del diabete. Più comunemente colpite sono le cagne non sterilizzate.
Se il proprio cane soffrisse di diabete e dovesse seguire una terapia insulinica, è bene che porti una medaglietta con l’indicazione, in modo da poter essere sempre curato e controllato, anche in caso di smarrimento, o di furto.
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