CONSEGUENZE DELLE PATOLOGIE DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA SU CHI LI CURA E SU CHI LI ACCUDISCE.
Uno studio condotto negli USA mostra come i proprietari di animali con malattie gravi o terminali rischiano stress, ansia, depressione o addirittura disturbi mentali che possono compromettere i loro rapporti sociali, allo stesso modo di chi assiste esseri umani affetti da malattie croniche.
E anche il Medico Veterinario ne può soffrire, in quanto è un “caregiver” che si fa carico dello stress altrui e proprio.
Si è sempre saputo poco sulle conseguenze che hanno le patologie degli animali di compagnia su chi li accudisce.
Di recente però, ricercatori americani dell’Ohio, (una psicologa della Kent University, Mary Beth Spitznagel, coordinatrice dello studio, una Veterinaria del Metropolitan Veterinary Hospital di Akron e due specialisti dello Stow Kent Animal Hospital di Kent), hanno preso in esame il problema in uno studio pubblicato sul giornale Veterinary Record, iniziando dai Medici Veterinari.
Hanno valutato lo stress professionale cui sono sottoposti, per esempio, quando devono praticare un’eutanasia a un animale o confrontarsi con gli abusi che possono subire cani e gatti, oppure quando devono gestire i proprietari di animali gravemente ammalati.
I Medici Veterinari hanno segnalato che quando le persone hanno un cane o un gatto con malattie gravi, in loro subentrano disturbi, come stress, ansia e depressione, che poi loro stessi si trovano a dover gestire.
Questi disturbi rappresentano una realtà, e lo dimostra lo studio dei Medici Veterinari che hanno sottoposto un questionario a proprietari con animali gravemente ammalati e a proprietari con animali in buono stato di salute.
Si chiedeva di segnalare sintomi quali stress, ansietà, depressione e di valutare la loro qualità di vita.
I risultati hanno mostrato più elevati livelli di stress, di sintomi, clinicamente rilevanti, di depressione e di ansia e di problemi anche nei rapporti sociali fra i proprietari di animali gravemente malati.
Secondo gli autori dello studio, queste osservazioni possono aiutare i Medici Veterinari a gestire meglio i loro clienti con questo genere di problemi.
In un commento alla ricerca, Katherine Goldberg della Cornell University di Ithaca (NY), fondatrice di Whole Animal Veterinary Geriatrics and Hospice per la cura di malattie terminali negli animali, auspica un miglioramento dei programmi di formazione dei Medici Veterinari sul tema della gestione delle malattie croniche.
Formazione che dovrebbe dare indicazioni su come discutere i piani di terapia con i proprietari degli animali, su come riconoscere e gestire il loro stress e su come collaborare con psicologi o psichiatri per gestire tutti questi problemi.
Anche i proprietari di animali in buono stato di salute spesso riferiscono ansia di fronte a piccoli problemi che possono capitare ai loro amici a quattro zampe, ed è compito del Medico Veterinario tranquillizzarli, offrendo non solo la propria competenza professionale, ma anche un supporto da un punto di vista umano e psicologico.
Noi Medici Veterinari dovremmo diventare anche un po’ psicologi per gli animali (in molti già lo facciamo),…e pure per gli umani (e anche questo siamo vari a farlo!).
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
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