CAVALIER KING CHARLES SPANIEL: MALTRATTAMENTO GENETICO?
Avevo già accennato in precedenza a come certe selezioni delle razze canine fatta dagli allevatori abbiano portato i cani a soffrire di grossi problemi, creando anche nuove malattie genetiche, quindi trasmissibili.
Continui incroci tra consanguinei per trasmettere caratteristiche di aspetto più accattivante, senza considerare tutte le altre variabili, hanno creato esemplari molto belli, ma di salute fragile, predisposti a determinate malattie specifiche, a ereditare un patrimonio genetico problematico.
Una di queste razze purtroppo è il dolcissimo Cavalier King Charles Spaniel.
Tiziano 1542
Le origini di questo cane sono molto antiche, e ha sempre avuto molto successo come animale da compagnia, grazie alle ridotte dimensioni e al carattere socievole, allegro e attivo. Era particolarmente popolare nella nobiltà inglese, e le dame amavano tenerlo in braccio per scaldarsi.
Attribuito prima al Bronzino, poi al Pontormo
Lo si vede raffigurato in molti dipinti antichi, allora avevano però il muso più lungo e appuntito ed un corpo più longilineo rispetto a quello attuale.
Ritratto dei tre figli di Carlo I d’Inghilterra, di Antoon Van Dick, olio su tela, 1635, Galleria Sabauda di Torino.
All’inizio del ‘900 sembrava essere una razza estinta, ma venne recuperata e si fissarono gli standard. Dalla metà alla fine del secolo scorso raggiunse molta popolarità e gli allevamenti aumentarono, prima con numerose cucciolate fatte un po’ a caso, in seguito si cercarono di ottenere soggetti con la testa sempre più piccola e tonda, e il muso più breve.
Questo cambiamento comportò l’insorgenza di patologie ereditarie, tra cui la siringomielia, una tra le più dolorose conosciute. Il cranio ha dimensioni troppo ridotte per poter contenere adeguatamente la massa cerebrale, quindi a livello del tronco encefalico e del midollo spinale si forma una cavità che crea un’alterazione del movimento del liquido cefalorachidiano.
Nella parte posteriore del cervelletto si verifica un’ernia che raccoglie il liquor dando lesioni molto gravi alle fibre nervose.
La malattia procura dolori terribili e danni neuronali, non si può nemmeno accarezzare il Cavalier su testa e collo senza procurargli sofferenza. Gira con la testa sempre più abbassata, può inciampare e perdere il senso dell’equilibrio… i sintomi progrediscono nel tempo, portando alla paralisi completa.
Di solito i sintomi compaiono entro i primi tre anni di vta.
Nel Regno Unito oltre un terzo dei cani di questa razza è colpito da questa patologia, in Italia è presente in misura minore.
Oltre alla siringomielia il Cavalier King può presentare anche seri problemi cardiaci, problemi oculari importanti, problemi uditivi…
Se siete interessati a questa razza sappiate che è piuttosto delicata, che ha bisogno di molte cure mediche e di considerevole impegno da parte del proprietario. Rivolgetevi pertanto ad allevamenti seri che effettuino i test genetici sui loro riproduttori, e che non ricerchino l’iper-tipicità a tutti i costi.
Fateli controllare dal vostro Medico Veterinario con maggiore frequenza, almeno ogni sei mesi.
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