CANNABIS TERAPEUTICA PER CANI E GATTI
Pochi studi clinici, quasi sempre basati su case report. La letteratura scientifica sull’impiego dei derivati della cannabis negli animali da compagnia (cani, gatti e cavalli) è ancora limitata e nessuno di questi rimedi è autorizzato come medicinale veterinario in Europa. Fanno eccezione alcune registrazioni di prodotti come farmaci veterinari omeopatici o come mangimi, in base ai rispettivi regolamenti unionali.
A fronte del crescente interesse per queste nuove soluzioni terapeutiche, soprattutto nella gestione del dolore (oncologico, infiammatorio, da osteoartrite, ecc.) la Federazione dei Veterinari Europei ha ritenuto di adottare alcune raccomandazioni, a beneficio dei Medici Veterinari e degli stessi proprietari di animali. In commercio sono infatti reperibili prodotti che destano “particolare preoccupazione” rispetto sia alla qualità che alla quantità di sostanze farmacologicamente attive presenti nel prodotto, rendendo il dosaggio e il regime di dosaggio molto difficili o impossibili. Anche le etichettature non riportano tutte le informazioni di garanzia per gli utilizzatori finali.
Le raccomandazioni sono state approvate dall’Assemblea dei Veterinari Europei nel corso dei lavori, che si sono svolti il 10 e l’11 giugno in videoconferenza. Il position paper Cannabinoids use in animals and the veterinary profession auspica l’adozione di una regolamentazione europeo ad hoc e lo sviluppo di ulteriori ricerche sul potenziale terapeutico dei prodotti derivati dalla cannabis negli animali da compagnia (compresi i cavalli).
Fino a quando non saranno prodotte evidenze sufficienti a dimostrare la sicurezza dei prodotti derivati dalla cannabis, la FVE raccomanda il loro impiego negli animali soltanto se prescritti del Medico Veterinario.”
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