ATTENZIONE AL CALDO IN AUTOMOBILE
Notizia di questi giorni: tre cani lasciati chiusi per ore, al caldo, in un auto posteggiata in centro a Cuneo, di cui uno è morto, nonostante i soccorsi dei Vigili del Fuoco.
Non si dovrebbero più sentire notizie di questo genere!
Anche se non è ancora estate, le giornate iniziano ad essere molto calde, e non si devono lasciare cani, gatti o altri animali, in automobile.
Loro sentono, e soffrono, molto più di noi le alte temperature.
Noi abbiamo la possibilità di regolare la nostra temperatura corporea attraverso il sudore. Abbiamo ghiandole sudoripare sparse su tutta la superficie corporea.
I cani invece hanno molte meno ghiandole sudoripare che però non hanno funzione di termoregolazione.
E’ attraverso l’ansimare che i cani termoregolano.
Aumentando la frequenza respiratoria, accelera la ventilazione polmonare e si incrementa la capacità di evaporazione dalla superficie polmonare, così da abbassare velocemente la temperatura del sangue e di conseguenza quella corporea.
Normalmente i cani respirano dal naso, l’aria a contatto della mucosa nasale umida si raffredda, raffreddando il sangue dei vasi nasali e di conseguenza quello di tutto il corpo.
Quando però sono esposti a temperature eccessivamente alte il raffreddamento avviene attraverso la bocca. Ansimando, l’aria passa dalla bocca e scivola lungo la superficie umida della lingua. Attraverso un rapido sistema di evaporazione, si raffredda.
Questo meccanismo porta a una imponente dispersione di fluidi corporei, quindi i cani li devono reintegrare rapidamente, avendo a disposizione grandi quantità di acqua fresca per non disidratarsi.
Come comportarsi se ci si imbatte in un animale lasciato all’interno di un veicolo al caldo?
Dovere e diritto è quello di contattare immediatamente la forza pubblica (ovunque ci si trovi il numero 112), la quale ha competenza di intervenire per accertare la situazione e salvare l’animale, nonché denunciare d’ufficio il detentore del quattro zampe.
E’ consigliabile avere testimoni sul posto e far presente, già al telefono, le condizioni di salute dell’animale, al fine di poter far intervenire un veterinario in caso di necessità.
Il soccorritore che rompe il finestrino, è ritenuto responsabile per danneggiamento del veicolo.
Risulta possibile invocare lo stato di “necessità” in caso di eventuale richiesta di indennizzo, in sede civile, da parte del proprietario del veicolo, tenendo presente che il reato di danneggiamento è stato depenalizzato.
Tuttavia, è sempre consigliabile prima di tutto contattare immediatamente la forza pubblica e, al fine di contestare una responsabilità al detentore dell’animale, avere testimoni e prove.
Molti regolamenti per la tutela ed il benessere degli animali prevedono il divieto di relativa detenzione all’interno del veicolo. Per esempio, nel regolamento della città di Roma, l’articolo n. 8 sul “Maltrattamento di animali”, prevede che “è vietato lasciare animali chiusi in qualsiasi autoveicolo e/o rimorchio o altro mezzo di contenzione al sole dal mese di aprile al mese di ottobre compreso di ogni anno; è altresì vietato lasciare soli animali chiusi, in autoveicoli e/o rimorchi permanentemente anche se all’ombra e con i finestrini aperti. E’ altresì vietato trasportare animali in carrelli chiusi”.
In caso di violazione, c’è una sanzione pecuniaria, da euro 200,00 fino a 500,00 euro, a prescindere che il contravventore conosca o meno tale divieto.
Tenere un cane o comunque un animale dentro un veicolo fermo, in un periodo caldo, può anche configurare una responsabilità penale per detenzione incompatibile e produttiva di gravi sofferenze.
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