ANIMALI E NEONATI (prima parte)
L’arrivo a casa di un neonato, soprattutto se è il primo, rappresenta per cani e gatti un evento nuovo che sconvolge la loro vita (oltre quella dei genitori!)
Il loro ambiente è invaso da odori nuovi e mai sentiti: il profumo del bambino, l’odore di creme e detergenti, quello delle pappe e dei pannolini. Queste novità tendono a invadere e coprire l’abituale “panorama olfattivo” della casa.
Anche sul piano acustico avvengono grandi cambiamenti: vagiti, pianti, urla, risate. Tutti suoni nuovi e inaspettati per cani e gatti.
Inoltre lo stile di vita della famiglia può cambiare radicalmente e spesso gli amici a quattro zampe, per motivi pratici e inevitabili, scendono di parecchi gradini nella scala gerarchica delle priorità.
Per questo motivo, qualche settimana prima del parto, è bene far comparire in casa la carrozzina, la culla, accessori e vestitini permettendo agli animali di casa di ispezionarli.
Esistono in commercio cd che riproducono vocalizzi, pianti e urla dei neonati e vanno fatti sentire molto spesso, associandoli a situazioni piacevoli come coccole, giochi, cibo, inizialmente a basso volume per poi aumentarlo gradualmente, ma decisamente.
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La futura mamma può fare sdraiare accanto a sé cani e gatti facendo appoggiare la loro testa sul proprio addome affinché sentano la vita che lì si muove.
Se si ha un cane è importante instaurare delle regole prima che il bimbo nasca, cosicché non debba subire limitazioni o cambiamenti di vita in concomitanza dell’arrivo del neonato. Alcune tra le regole sono non saltare addosso, non fare giochi agitati e violenti, non strappare i giochi e/o il cibo di mano ai proprietari.
Spesso il cane non ha familiarità con il modo di muoversi dei bimbi, perché abituato a relazionarsi con persone adulte. Per lui l’umano è qualcuno che si regge su due gambe, con movimenti articolati, tende a non cadere, porta le braccia vicino al corpo e parla. Un neonato non ha nessuna di queste caratteristiche agli occhi del cane per cui il suo vagire, rimanere sdraiato, non parlare, non camminare e fare strani movimenti con le braccia e le gambe lo rende un essere anomalo che può suscitare curiosità, ansia, paura e può arrivare a risvegliare in lui l’istinto predatorio. In questi casi è utile portare il cane a vedere giocare bambini molto piccoli al parco così che inizi ad abituarsi al loro modo di muoversi.
Avvenuto il parto, mentre mamma e bambino sono in ospedale, è utile portare a casa delle cose con l’odore del bimbo, favorendo e premiando con parole, con carezze e cibo le interazioni positive che cani/gatti mettono in atto con questi oggetti. (continua)
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