A CHE ETÀ PRENDERE IL CUCCIOLO ?
Questo articolo è per chi ha la fortuna di poter scegliere il proprio cucciolo da una cucciolata con la mamma, sia di razza che no.
Gattini e cagnolini devono passare le prime settimane di vita con la loro mamma.
I cuccioli nascono con il sistema nervoso non ancora completamente sviluppato. Lo sviluppo avviene in modo progressivo e graduale nelle successive settimane di vita. Oltre ad acquisire competenze sensoriali, deve acquisire anche quelle cognitive.
Il completo sviluppo del cucciolo non avviene allo svezzamento, con la maturazione dell’apparato gastroenterico e l’eruzione dei denti, per passare gradualmente dall’alimentazione materna all’alimentazione solida. Intorno alle cinque settimane e mezza, la mamma impedisce al cucciolo di raggiungere le mammelle per permettere il progressivo naturale distacco che porterà il cucciolo ad acquisire altre specifiche e fondamentali competenze sociali che gli garantiranno in età adulta un corretto rapporto con i conspecifici.
Il cucciolo separato dalla madre prima delle cinque settimane, può non apprendere i segnali di comunicazione che permettono di evitare i conflitti. E’ importante non impedire i processi formativi che avvengono nelle prime fasi dello sviluppo, per garantire al cucciolo la possibilità di munirsi di tutti gli strumenti comunicativi di cui necessiterà in età adulta per instaurare una relazione equilibrata e corretta sia con gli individui della stessa specie sia di altre specie, essere umano compreso.
Nelle settimane successive il cucciolo imparerà a relazionarsi correttamente con gli adulti e con il resto della cucciolata. Imparerà a giocare, a dosare correttamente l’aggressività, imparerà a riconoscere nuovi stimoli senza temerli. La lotta tra cuccioli che intorno alle cinque settimane diventa più violenta permette di imparare il controllo del morso, il cucciolo scoprirà che se morde eccessivamente un fratellino questo guairà ed interromperà il gioco (sottraendo un’attività piacevole), inoltre potrà avvenire un’inversione dei ruoli ed il cucciolo morsicato a sua volta potrà mordere il fratello, insegnandogli così l’aspetto sgradevole della zuffa. I cuccioli iniziano a giocare tra loro intorno al venticinquesimo giorno di vita ed il gioco sociale tende a diminuire poco prima dei tre mesi. Privare il cucciolo dei meccanismi di apprendimento che si realizzano in questa fase significa non garantirgli la possibilità di esercitare una corretta comunicazione.
Si crede che più piccolo lo si prende, più si affezionerà, e più gli si dimostrerà il bene che gli si vuole…ma non è corretto. Intervenire sui primi momenti dello sviluppo di un animale vuol dire privarlo di alcuni strumenti, acquisibili semplicemente ed in modo naturale, che gli serviranno per tutta la vita evitandogli di faticare nelle fasi di socializzazione successive, permettendogli di essere più sicuro e consapevole nell’affrontare le situazioni che gli si proporranno durante l’accrescimento.
Il primo gesto d’amore che si può fare nei confronti del gattino o cagnolino è quello di non interferire nel suo accrescimento prima che sia arrivato il momento giusto….aspettare qualche settimana in più al cucciolo può cambiare la vita.
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