22 MAGGIO GIORNATA MONDIALE DELLA BIODIVERSITÀ

Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Biodiversità, che viene festeggiata in tutto il mondo con centinaia di iniziative, particolarmente interessanti quest’anno perché ricorre il suo 25° anniversario.

Fu proclamata dalle Nazioni Unite nel 1993 al fine di aumentare la comprensione e la consapevolezza delle questioni relative alla biodiversità, scegliendo inizialmente come data il 29 dicembre. Fu solo nel 2000, vista la difficoltà di celebrarla in molte nazioni in modo completo e soddisfacente (con tutte le vacanze che si sovrapponevano a fine anno), che la data venne spostata al 22 maggio in omaggio all’adozione della Convenzione sulla diversità biologica con il trattato di Nairobi del 1992.

Nella seconda enciclica di Papa Francesco, nel 2015, c’era scritto: “Ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali e animali che non potremo più conoscere, che i nostri figli non potranno vedere, perse per sempre”.

La varietà degli esseri viventi che popolano la terra sta diminuendo: l’abbondanza di specie, riferisce l’ONU, è calata del 40% tra il 1970 e il 2000.

Si tratta di una giornata importante, soprattutto per l’Italia che detiene un vero e proprio primato europeo con 55.600 specie animali pari al 30% di quelle europee e 7.636 specie vegetali che sono state salvate dall’estinzione.

Questo risultato, reso noto durante una scorsa Giornata Mondiale della Biodiversità, è stato raggiunto grazie agli “agricoltori-custodi” che dopo secoli di abbandono, negli ultimi anni si sono profondamente impegnati nel recupero di piante e animali in via di estinzione. Giovani agricoltori pieni di entusiasmo e progetti che si sono impegnati nel sviluppare nuove idee nel settore agricolo, cercando sempre di preservare piante e animali del territorio.

Lo scorso anno il tema era stato Biodiversità e turismo sostenibile, con molte ricerche interessanti.

Il WWF aveva sensibilizzato al turismo sostenibile, alla preoccupazione sulla voglia di visitare il Pianeta senza che questo risultasse negativo per le numerose specie che lo abitano.

Aveva rivolto un’attenzione particolare soprattutto agli animali, orsi e lupi nostrani, oltre a quelli esotici come i gorilla, gli elefanti, le tigre e le balene.

Per varie comunità locali italiane, il lupo (nonostante la sua ingiusta cattiva fama) rappresenta un’opportunità di sviluppo.

Molte sono le attività legate alla sua presenza: gite all’alba alla loro scoperta, il wolf-howling (l’ululato notturno indotto), la ricerca, con le ciaspole, delle loro tracce sulla neve (snow-tracking). Tutto questo è un rilancio per l’economia, con pure i servizi collegati: strutture ricettive e d’intrattenimento, ristorazione e pernottamento, guide turistiche, servizi di immagine e fotografie.

L’esempio di Yellowstone, negli Stati Uniti, dimostra come i lupi presenti (100 esemplari) generino in turismo 50.000 dollari di valore ciascuno per un totale di 5 milioni di dollari ogni anno, in continuo aumento.

Parlando invece di animali “esotici”: la loro salvaguardia potrebbe garantire un grande indotto, molto più della pratica del bracconaggio.

Il Parco di Amboseli, in Kenya, mostra come ogni esemplare selvatico di leone può garantire 500.000 dollari all’anno.

Nel Parco Nazionale della foresta di Bwindi in Uganda ogni gorilla crea un indotto turistico di 100.000 dollari l’anno, mentre in Congo, nel parco di Virunga, un solo esemplare avvistato genera 450.000 dollari l’anno. Il gorilla, quindi, se si uniscono le potenzialità di Uganda, Ruanda e Repubblica Democratica del Congo, potrebbe garantire almeno 20 milioni di dollari ogni anno.

Su Scientific American, una ricerca mostra come ogni elefante valga 76 volte più da vivo che da morto, poiché il turismo sostenibile dedicato all’osservazione degli animali in libertà è in grado di assicurare cifre notevolmente più elevate dalla vendita illecita di avorio. In Kenya, Tanzania, Zambia e Sudafrica, ad esempio, un singolo pachiderma può garantire 23.000 dollari l’anno, per un totale di 1.6 milioni di dollari nel corso della sua intera esistenza.

L’International Fund for Animal Welfare ha stabilito come le attività di whale watching (osservazione delle balene nel loro ambiente naturale) abbiano generato 2.1 miliardi di dollari, dando lavoro a 13.000 persone, molto di più di quanto renderebbe la loro pesca.

Da una valutazione fatta per difetto, qualche anno fa, la presenza di tre cernie, rispettivamente del peso indicativo di 12, 16 e 18 chilogrammi nell’Area Marina Protetta di Tavolara, Molara, Punta Coda Cavallo, in Sardegna, diventate il motivo di immersione per centinaia di sub, ha generato un indotto turistico in dieci anni, superiore ai 110.000 euro. Gli stessi pesci, se pescati, avrebbero potuto sfruttare poco più di 500 euro.

«Difendere la biodiversità e le specie carismatiche come elefanti, rinoceronti, gorilla, tigri e leoni si traduce in un vero e proprio investimento economico oltre che in un’assicurazione sulla nostra vita futura e sul nostro benessere perché le complesse reti degli ecosistemi e le specie che li abitano sono la garanzia per una serie incredibile di servizi, quotidiani e gratuiti, che la natura offre al nostro sviluppo (dalla rigenerazione dei suoli, alla fotosintesi, ai regimi idrici, alla composizione chimica dell’atmosfera ecc.). Molte specie, se protette dal bracconaggio e dalla distruzione degli habitat, possono rappresentare un vero volano di sviluppo per le popolazioni locali, sia per il loro straordinario ruolo di “specie chiave” (quelle che gli studiosi definiscono appunto Keystone species) per un ecosistema particolare sia per il significativo indotto economico che possono produrre. Il turismo, che è una componente importante dei servizi ecosistemici ricreativi e culturali, è infatti oggi riconosciuto come un fattore fondamentale per lo sviluppo del 90% dei paesi ricchi di biodiversità ma in gravi situazioni economiche e un settore cruciale per contribuire all’eradicazione della povertà».

 

Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
via Rembrandt 38- Milano
02 4009 1350
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Altri orari da concordare.

 

Categorie: Ricorrenze

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