GIOVANNI BOLDINI E I LEVRIERI
Giovanni Boldini, Paggio che gioca con un levriero, 1869, olio su tavola. Viareggio, Istituto Matteucci
I levrieri, in passato, sono stati molto rappresentati nelle varie forme d’arte.
Nel campo della pittura venivano molto spesso riprodotti in scene di caccia, ma altrettanto venivano raffigurati di fianco a nobili o signori, per evidenziare l’eleganza e la raffinatezza della persona ritratta.
Forse per questo, fin verso la fine del secolo scorso, i levrieri venivano considerati cani snob e altezzosi, anche perché non si conosceva il loro carattere riservato, a volte timido, schivo.
Per fortuna ora si conoscono di più e i vecchi pregiudizi vanno diminuendo.
Giovanni Boldini, (Ferrara, 31 dicembre 1842 – Parigi, 11 gennaio 1931), fu un pittore ferrarese che seppe ben rappresentare il fascino della Belle Époque, facendosi anche molto apprezzare a Parigi.
I suoi famosi dipinti con i levrieri aumentavano lo “charme” e la classe dei soggetti raffigurati.
Giovanni Boldini, La marchesa Luisa Casati con un levriero (1908), olio su tela
Giovanni Boldini, La signora con levriero nero.
Elegante au chien
Suo è il conosciuto ritratto di Giuseppe Verdi.
In molti suoi lavori vengono rappresentate altre razze di cani.
Signora con cappello giallo col suo cane
Donna sdraiata con cane
DD
Giovanni Boldini, Ritratto di Lina Biltis con due cani pechinesi, 1913.
Giovanni Boldini, L’amico fedele, 1874, olio su tavola, 24 x 14 cm
Giovanni Boldini, Al parco , acquarello (1872)
Giovanni Boldini, Primavera, 1873
A la campagne 1872
La passeggiata nel parco.
Elegante signora con il suo cane nel bosco, autunno
L’attrice Rejane con il suo cane
Ritratto di bambina con cane
Giovanni Boldini, Ritratto di Elizabeth Wharton Drexel, 1905, olio su tela, 219 × 120 cm, The Elms (Preservation Society of Newport), Newport, Rhode Island, U.S.
Anche i gatti trovarono un posto nell’opera di Giovanni Boldini.
Giovanni Boldini“Ragazza con gatto nero” 1885
Giovanni Boldini “Signora con gatto”
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
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