11 SETTEMBRE 1973, CHILE
Sono passati già quarantacinque anni dal brutale colpo di stato in Chile, e dalla morte dell’allora presidente Salvador Allende.
Molti non ricordano più questa data, sostituita nell’immaginario collettivo da quella più mediatica dell’attacco alle Twin Towers. Entrambi i fatti furono atroci, e lasciarono molte ferite aperte nelle popolazioni che li subirono, e non solo.
Di Salvador Allende, Gabriel García Márquez scrisse, tra le altre cose: “Allende aveva compiuto 64 anni in luglio, era un Leone tipico: tenace, deciso e imprevedibile. Quel che pensa Allende lo sa solo Allende, mi disse una volta un suo ministro. Amava la vita, amava i fiori e i cani, era di modi galanti come si usava in altri tempi.”
Voglio ricordarlo in questa foto del 1970, che lo ritrae con il suo cane.
Vorrei invece dimenticare come la brutalità dei militari utilizzasse i cani per esercitare ulteriore violenza contro le persone; certi racconti sono terribili.
I cani, nelle mani sbagliate, diventano vere armi letali, perché perdono la loro naturale fiducia e devozione verso l’uomo. Non permettiamo che accada!
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